Restrizioni, coprifuoco, scuole chiuse, smart working. Sono solo alcuni degli aspetti che nell’ultimo anno hanno reso molto più difficile e faticosa la vita di milioni di persone in tutto il mondo. Ma c’è un altro aspetto che impedisce di essere completamente felici: l’impossibilità di viaggiare. Eppure un modo per lenire la sofferenza esiste, basta infatti impegnarsi nel progetto di una vacanza da fare verso la fine del 2021 quando – si spera – la situazione sarà nettamente migliorata.
Effetto benefico. A provare l’effetto positivo che l’organizzazione di un viaggio ha sulla psiche è un nuovo studio apparso sulla rivista americana Tourism Analysis. La ricerca dimostra come coloro che viaggiano frequentemente, per lavoro, oppure per diletto, siano tendenzialmente più felici di quanti, per inclinazione o limiti di qualunque genere, non si spostano quasi mai.
Il sondaggio che ha portato a queste conclusioni è stato condotto da Chun-Chu Chen, diocente alla School of hospitality business management della Washington State University. L’obiettivo era scoprire perché alcune persone viaggiano più spesso di altre e se le esperienze turistiche avessero qualche effetto prolungato sulla loro condizione di felicità e di benessere generale.
I risultati della sua analisi mostrano che i soggetti che si tengono regolarmente aggiornati sulle informazioni turistiche, o che spesso si confrontano su ipotetici piani di viaggio con amici e parenti, hanno maggiori probabilità di portare a termine il loro progetto di spostamento ed evasione, rispetto alle persone che non si concentrano affatto sull’eventualità di un viaggio.
Nuovi progetti. I partecipanti al sondaggio che hanno dimostrato di viaggiare regolarmente, fino a 250 chilometri di distanza dal luogo di residenza, sono risultati inoltre in uno stato di benessere e “felicità” maggiore del sette per cento rispetto agli altri che hanno riferito di aver viaggiato molto raramente o per niente.
«Realtà come il lavoro, la famiglia e gli amici, giocano un ruolo determinante sul benessere, ma l’accumulo di esperienze di viaggio sembra avere un effetto particolarmente evidente sullo stato di soddisfazione personale – conferma Chen –. Si avverte l’importanza di essere in grado di uscire dalla routine e sperimentare cose nuove».
Studi precedenti avevano già esaminato i benefici per la salute e il benessere forniti dalle esperienze turistiche. Ma per la maggior parte prendevano in esame l’effetto sui soggetti dato da un singolo viaggio o da un’unica vacanza. La ricerca di Chen fa un passo avanti poiché osserva il fenomeno dei vantaggi a lungo termine, fino a un anno intero, degli spostamenti sugli individui.
Questi benefici possono essere riscontrati anche adesso, in piena pandemia. Perché se allontanarsi da casa non è possibile, progettare di farlo nel medio termine può aiutare a vivere meglio i prossimi mesi. Insomma, lo studio di mette le basi per future strategie.
«Aziende, resort, strutture alberghiere e compagnie aeree potrebbero già lanciare campagne sui social, creare hashtag sui benefici delle vacanze a questo punto scintificamente provati. Suscitare interesse e acquisire nuovi utenti con l’invito al confronto sulle opinioni dei viaggiatori – conclude l’esperto. – Questa ricerca mostra che più persone parlano di vacanze e pianificano vacanze e più è probabile che prima o poi queste vacanze le facciano davvero».