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06. 05. 2024 21:08

MilanoSanremo, Angelina Mango: «Nella noia ho capito dove voglio arrivare»

Tra le debuttanti più attese all’Ariston. La noia è il brano in gara, mentre venerdì c'è La rondine di papà Pino: «Sanremo è arrivato nel momento giusto»

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Non solo la vittoria ad Amici, ma un anno di grandi successi per Angelina Mango, ventiduenne figlia d’arte di papà Pino e mamma Laura Valente. Il suo arrivo all’Ariston era pronosticato da molti, altrettanti pensano già al podio. Ma questo non la spaventa.

Angelina Mango al suo primo Sanremo

Sei tra le debuttanti più giovani, hai paura?
«L’emozione c’è. Però mi sento carica: l’istinto che mi porta a fare musica non cambia da palco a palco, rimane sempre lo stesso e questa volta spero non venga meno tutta la spontaneità e la freschezza che sono solita avere quando mi esibisco. Ho lavorato tanto per essere pronta per questo momento e finalmente è arrivato».

Senti che questo è il momento giusto per calcarlo?
«Se fosse arrivato prima avrei perso tempo nel pensare a come gestire l’ansia. Oggi ho maturato un approccio totalmente diverso, penso a vivermi tutti i momenti che arrivano, senza paure. Sanremo è arrivato nel momento giusto».

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Nasci da due voci che hanno già vissuto quel palco, anche insieme.
«Questi sono i ricordi che mi legano al Festival, è inevitabile. Ma non voglio sentirmi una predestinata, questo non mi aiuterebbe a gestire tutta la responsabilità sulle spalle, la tensione. Preferisco non crearmi aspettative. Se riuscirò a vivermela senza pensieri sarà grazie a come sono cresciuta».

Perché La noia è il brano giusto per questo debutto?
«Ha tutto di me. Energia, vitalità, ma anche profondità e vocalità. Portare in gara questo brano non mi lascerà alcun rimpianto, perché c’è tutto quello che posso dare oggi. Non avrei mai avuto il coraggio di presentarmi con un brano che non mi rappresentasse così bene».

Lo hai scritto pensando alla gara?
«In realtà no. Non mi vedevo nella lista di nomi importanti che circolava da tempo sul web. Quando lo abbiamo finito in studio (insieme a Madame e Dardust, ndr), però, abbiamo capito che aveva le carte giuste».

Cosa può sparigliare queste carte?
«L’esibizione, l’unico momento in cui può arrivare l’ansia di cui tutti parlano. Ma ho tutto per vivermela al meglio, anche il pensiero che ogni palco sia, in fondo, curativo».

Come spiegheresti La noia?
«Come quella che può arrivare anche quando si vive intensamente e ci si trova quasi a disdegnare il suo arrivo. La noia non è altro che tempo prezioso da dedicare a noi stessi. Anche durante quest’ultimo anno frenetico mi è capitato di annoiarmi, ma è stato positivo perché ho trovato il tempo di capire cosa volevo. Tra una vita di noia e una di alti e bassi sceglierò sempre l’ultima, con una porta sempre aperta per la noia, però».

Nel testo citi la cumbia.
«Saper esorcizzare ogni tipo di dolore e di preoccupazione con una danza è un bel messaggio, in effetti».

Il prossimo 17 aprile sarai al Fabrique, un level up rispetto alla capienza dei Magazzini Generali, dove ti sei già esibita.
«Ho voluto fortemente rimanere nella dimensione club per il mio prossimo tour, voglio ancora vedere il mio pubblico da vicino. Ho 22 anni e non voglio saltare alcun passaggio di questa crescita professionale, qualunque sia l’esito sanremese che mi aspetta».

IN GARA CON

La noia

IL DUETTO

Le rondine (Mango), con il Quartetto d’archi dell’Orchestra

A MILANO

Mercoledì 17 aprile

Fabrique

Via Fantoli, 9

Biglietti:da 36,80 euro

su ticketone.it

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