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26. 04. 2024 22:19

Tempo pieno: la protesta alla scuola Massaua Scrosati Cardarelli

Classi pollaio per risparmiare soldi, monta il grido di rabbia

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Presidio organizzato da Priorità alla scuola Milano e dai comitati dei genitori della scuola Massaua Scrosati Cardarelli, per il taglio subito di una classe prima per il prossimo anno scolastico. L’appuntamento è stato dato per oggi, 17 maggio, in via Soderini, sede del provveditorato agli studi.

Tempo pieno a scuola, i perché della protesta di Priorità alla scuola

Ecco spiegati i perché della protesta condivisa da priorità alla scuola Milano. Il Provveditorato, nonostante ci fossero i numeri per formare due classi prime, come già comunicato alle famiglie in sede di conferma di iscrizione, ha deciso di formare una classe da ben 26 alunni ed alunne, di cui uno con grave disabilità, e smistare 12 bambini e bambine nella Primaria Scrosati (altro Plesso del medesimo istituto): «La decisione è mossa dall’evidente intento di ridurre l’assegnazione di personale, di risparmiare quindi, a costo di creare classi pollaio – si legge nella nota di priorità alla scuola – ancora una volta la scuola è messa all’ultimo posto ed è il primo comparto che subisce tagli nei budget di spesa. Gi eventi degli ultimi anni hanno dimostrato, se mai ce ne fosse bisogno, l’importanza della scuola nella tenuta del tessuto sociale: quando manca la scuola manca la visione verso il futuro».

Servono investimenti, invece arrivano tagli 

Priorità alla scuola conclude: «La pandemia ha dimostrato che per avere una scuola “sana” sono necessari investimenti per: diminuire il numero di alunne ed alunni nelle classi: basta classi pollaio!; per assumere  docenti: basta precariato!;  per garantire il tempo pieno: basta mamme costrette a scegliere tra accudimento della prole e lavoro!; per avere edifici scolastici sicuri e adeguati: basta scuole che chiudono per vetustà o mancanza di manutenzione!. Vogliamo una scuola di qualità, che sia culla di nuove generazioni capaci di pensiero critico, cittadine e cittadini consapevoli, e per questo servono investimenti, non tagli!».

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