Il nuovo anno scolastico è iniziato e con lui anche le polemiche sulla nuova sede della scuola Vivaio di Milano. Nei nuovi locali di viale D’Annunzio – ristrutturati per poter accogliere gli alunni della Vivaio, in gran parte disabili – le criticità non mancano e le proteste dei genitori si fanno sempre più forti, in un clima molto teso con ricorsi ancora pendenti in tribunale.
Scuola Vivaio, i genitori non ci stanno
«L’unico ascensore presente nell’edificio dall’avvio del nuovo anno si è guastato già due volte – denunciano alcuni genitori -. Così i ragazzi che si muovono in carrozzina non hanno potuto raggiungere i compagni, una volta hanno dovuto pranzare da soli in classe, l’altra non hanno partecipato a una lezione. Avevamo per tempo sottolineato la necessità di realizzare un altro ascensore esterno ma il Comune non ci ha ascoltato. Inoltre, l’ascensore attuale ha un’entrata con un dislivello in cui spesso si incastrano le ruote delle carrozzine».
Corrimano e bagni, le altre criticità della scuola Vivaio
«Il corrimano a cui si appoggiano molti ragazzi si è già staccato alle estremità ed è traballante – proseguono i genitori -; la mattina i pulmini Atm del trasporto disabili si dispongono in un tetris, perché non c’è posto per tutti; i bagni sono troppo stretti e abbiamo riscontrato qualche infiltrazione dal soffitto». Inoltre, lo spazio nei corridoi non permette di creare «isole di coeducazione» come accadeva nella vecchia sede dell’Istituto dei ciechi, ora affittata a un istituto privato, la Canadian School of Milan.
Scuola Vivaio, la replica della dirigente
«La situazione in viale D’Annunzio è sotto controllo – replica Adriana Colloca, nuova dirigente della scuola dallo scorso settembre -. Ci sono stati due guasti agli ascensori, li abbiamo segnalati al Comune e sono stati riparati in giornata, in tempo per l’orario d’uscita dei ragazzi. Ho già avuto un incontro con l’assessorato all’Istruzione e ci hanno anticipato che acquisteranno dei sollevatori che permetteranno di spostare gli alunni in carrozzina, superando i dislivelli. Per il momento ne arriveranno due. Formeremo il personale ata e docenti per utilizzarli».
Scuola Vivaio, un progetto che va avanti
«Qualche guasto è fisiologico, ci sono senza dubbio delle migliorie da apportare. Tuttavia, il progetto educativo speciale della scuola non è assolutamente messo in discussione – ha aggiunto Colloca -. Capisco i genitori, ma ormai il cambiamento di sede c’è stato. Io assicuro loro il mio ascolto e un occhio attento a tutte le problematiche, nel caso dovessero emergere. Vedo nella maggioranza delle famiglie un atteggiamento costruttivo».
