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29. 04. 2024 16:22

City Lab un trucco da laboratorio, Mammì: «Cosmetici personalizzati made in corso Garibaldi»

In questa realtà nel mondo del beauty si possono realizzare rossetti e fondotinta inventando anche il packaging

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È possibile creare, scegliere e vedere nascere il proprio trucco da zero direttamente in laboratorio? City Lab nel centro di Milano, tra i palazzoni di Gae Aulenti, la fermata della metro Lanza e i negozi alla moda… si può! Da City Lab Cosmetics in Corso Garibaldi 3 si può vivere un momento unico, regalarsi una coccola e, perché no, trovare la propria sfumatura perfetta. Attraverso diversi percorsi e grazie alla consulenza di formulatrici ed esperti, il cliente può creare a propria misura lipstick, fondotinta, creme e sieri. Gianmarco Mammì, CEO di City Lab, racconta a Mi-Tomorrow questa nuova proposta nel mondo del beauty.

Il CEO di City Lab Gianmarco Mammì: «Il cliente può entrare in laboratorio e assistere alla nascita del proprio lipstick»

Quando nasce City Lab Cosmetics?
«La nostra realtà è nata circa due anni fa quando il founder di City Lab, Angelo Mario Moratti, ha avuto una grande intuizione: studiare un’idea specifica e applicare in modo diverso il know-how industriale appreso grazie al nostro lavoro di terzisti nel mondo della cosmetica. Così è nata la nostra realtà che può dare l’opportunità a ogni cliente di creare prodotti make up su misura. E non solo. La persona che decide di intraprendere questo percorso può assistere al processo di produzione del suo trucco. Per la prima volta, attraverso le nostre “experience”, è possibile vedere cosa c’è dietro a un brand di cosmetica».

In che cosa consiste l’experience?
«Partiamo con il precisare che noi non vendiamo rossetti o fondotinta. Chi varca la nostra porta o acquista online, può creare il proprio lipstick, fondotinta e siero come meglio preferisce».

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Un esempio?
«Per quanto riguarda il lipstick si analizza il sottotono, poi si sceglie il colore, la texture, il principio attivo e alla fine l’aroma. Il cliente può personalizzare la forma del rossetto ed entrare in laboratorio con una nostra formulatrice e assistere alla nascita del proprio lipstick».

E il fondotinta?
«È un processo simile a quello del lipstick: si analizza la pelle con dei macchinari, si sceglie la texture più adatta, si crea il colore perfetto al proprio incarnato e si crea il trucco! Una grandissima opportunità per poter indossare il prodotto come una seconda pelle».

Nella vostra boutique di Milano organizzate anche eventi?
«Sì, ed è stata una conseguenza naturale delle nostre “experience”. Molte persone vengono a festeggiare qui compleanni o un momento speciale come l’addio al nubilato. Durante tutta l’esperienza è possibile divertirsi e sorseggiare un cocktail. Ultimamente stiamo organizzando una serie di eventi per persone dai dieci ai dodici anni. Penso sia un bel mondo per iniziare a conoscere il mondo della cosmetica in chiave educational».

Quanto è importante avere make up sempre più unico?
«In questo momento molti parlano di personalizzazione del proprio prodotto, poi alla fine inseriscono solo le iniziali del cliente sul proprio articolo. Per noi il packaging è l’ultimo passaggio di un processo creativo. La cosa più importante è far creare da zero il trucco perfetto».

In un mondo in cui c’è sempre più omologazione, creare un proprio prodotto può essere una provocazione?
«È un trend. Le persone vogliono sempre di più prodotti personalizzati. Un esempio è il boom che ha avuto l’armocromia. Si ha più voglia di assecondare le proprie esigenze rispetto che omologarsi ai gusti degli altri».

Quanto è importante la qualità nel mondo del beauty?
«Elevatissima e la nostra caratteristica è che non siamo solo made in Italy, ma soprattutto made in corso Garibaldi. Siamo la dimostrazione che è possibile essere circolari: compriamo materie prime, creiamo il prodotto, lo produciamo e raccogliamo il feedback del cliente. Il nostro approccio è molto chiaro: noi siamo in grado di dirti cosa c’è dentro al rossetto e perché è in quelle quantità. Possiamo difendere le nostre posizioni».

Circa il 63% del make-up di tutto il mondo e di tutti i più grandi marchi internazionali è prodotto in Italia. Come si dovrebbe incentivare questo aspetto del made in Italy?
«L’Italia è un’eccellenza anche nel settore make-up e lo conferma il fatto che tanti brand internazionali producono sul nostro territorio. Il settore della cosmesi è in forte ascesa da molti anni e sta acquisendo sempre più importanza; sicuramente i molti eventi tra cui la Milano Beauty Week, ormai diventata un appuntamento imperdibile, contribuiscono a far luce sul settore coinvolgendo il grande pubblico».

A tal proposito, il vostro prossimo obiettivo?
«Stiamo pensando di crescere di più dal punto di vista fisico. Il nostro cliente può trovarci online oppure a Milano. Ora come ora stiamo cercando di capire come espanderci per far conoscere a più persone la nostra realtà».

 

4 EXPERIENCE (4 in grande)

Da City Lab è possibile vivere quattro experience diverse: creare un lipstick, un fondotinta, una crema con il siero (con costi che vanno dai 70 ai 90 euro) e trovare i giusti colori con euro una seduta di armocromia (a 180 euro). All’interno della boutique, vengono organizzate experience ed eventi privati – addio al nubilato, compleanni, feste aziendali- per restare vicino ai propri clienti nei momenti più importanti della loro vita.

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