Tre domande a Silvia Rossi, fondatrice della community I Trentenni che lancia il suo Podcast Tribù su tutte le piattaforme audio e su YouTube
Il nuovo Podcast Tribù presentato da Silvia Rossi
Perché Tribù?
«Perché negli anni ’90 per identificarsi si doveva appartenere a una tribù, un identikit che si formava a seconda dei propri gusti in fatto di musica e stile: c’era chi seguiva il metal, chi il punk o il brit-pop. Io ero quella che con walkman, Smemo – l’Instagram di oggi – e merendine si sentiva al top».
Come si spiega questo decennio alla generazione Z?
«Come un periodo che ha influenzato fortemente anche le loro abitudini. Non dimentichiamoci che anche questa generazione vive alla ricerca di tribù, di senso di appartenenza a qualcosa. A differenza nostra, loro hanno più possibilità di ottenere ciò che vogliono, noi eravamo meno pragmatici. Per me è importante spiegare loro cosa eravamo noi, alla loro stessa età, per questo ho voluto con me nella prima puntata Diego Naska».
Che milanese sei e quale Milano degli anni ’90 ricordi?
«Sono una milanese di provincia, nata a Cusano Milanino, che in venti minuti di motorino arrivava nella grande città per godersi le prime birre sui Navigli. Vivevo la Milano appassionata di musica, che portava i tuoi idoli nelle redazioni di giornali e televisioni, e tu non potevi che appostarti fuori ed aspettarli passare. Il sogno era anche questo».
