Il baseball e il manager dei record. Comincia domenica la stagione del Milano Baseball ’46, che dopo aver sfiorato la promozione in Serie A l’anno scorso quest’anno punta in alto: «Dovremo fare meglio dell’ultima stagione. E se un anno fa abbiamo perso la finale, è ovvio cosa intendo…». Non usa mezzi termini coach Marco Fraschetti, che dopodomani (sfida contro l’Alghero per la prima del campionato di Serie B, appuntamento al Centro Kennedy di via Olivieri alle 10.00) diventerà il terzo manager della storia del Milano.
Milano Baseball, parla coach Fraschetti
Coach, è una stagione partita con un precampionato senza sconfitte.
«Abbiamo fatto bene, ma non dobbiamo accontentarci: possiamo fare ancora meglio».
Che cosa è cambiato rispetto all’anno scorso?
«Voglio pensare sia cambiato tanto. Non possiamo più nasconderci, per la storia del club e per il lavoro fatto».
Fare meglio vuol dire vincere il girone, evitando i playoff.
«Partiamo per vincere il girone, ma non saremo certo gli unici. Dirò di più, partiamo per vincere ogni partita».
Chi sono gli altri che possono vincere il girone?
«Se devo fare un nome, dico Piacenza. Per i risultati degli ultimi anni, per l’esperienza maturata e per il fatto di essere una squadra rinforzata anche da qualche straniero».
Quest’anno avete puntato su due pitcher italiani di esperienza come Varalda e Zotti. Cosa cambia?
«Tantissimo, perché potranno lanciare in entrambe le partite. Ma soprattutto perché stanno portando nel gruppo esperienza e tranquillità».
Nel complesso, che squadra è?
«Per noi è un vanto avere un team all’85% fatto in casa. E di questo va dato merito al club e allo staff che hanno lavorato bene».
