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29. 04. 2024 09:38

I Baustelle svelano il loro Elvis: «Milano, intrighi e seduci»

Il gruppo presenta il nuovo album all’instore di Piazza Piemonte

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Dopo aver annunciato le date sold-out dell’Alcatraz (lunedì 8 e martedì 9 maggio alle 21.00), i Baustelle pubblicano il nuovo album Elvis (BMG), un ritorno allo spirito rock per la band composta da Francesco Bianconi, Claudio Brasini e Rachele Bastreghi, che firmeranno le copie oggi in Feltrinelli Piazza Piemonte, dalle 18.30. Il primo estratto è Milano è la metafora dell’amore, la loro personale dedica alla città, intrinseca di vie e zone vissute da chi la popola “in una grande geografia del dolore”.

I Baustelle all’instore di Piazza Piemonte per presentare il loro ultimo album Elivis

Francesco, hai definito Milano è la metafora dell’amore una canzone politica e non partitica. Perché?
«Non è un inno riconducibile al PD o al mandato di Beppe Sala, sebbene ne apprezzi l’operato. Racconta una visione attuale della città: può avere dei problemi, certo, ma non capisco chi spara a zero creando la “polemichetta” facile del giorno. Mi sembra un modo piuttosto pilotato, quello di affossare Milano per elogiare chi governa a Roma. La città soffre, ma sa cadere in piedi».

“Da sola in una grande geografia del dolore sta (…), ma ci uccide e ci resuscita”, appunto.
«Questo mondo è dolente e dolorante. Milano non incarna la città perfetta, ma la trovo migliore rispetto ad altre. Questa canzone è un modo di appellarmi alla sua bellezza: Milano, anche nelle sue contraddizioni, ci intriga e seduce da sempre».

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Girarne il videoclip sulla Terrazza sull’Arco Trionfale della Galleria Vittorio Emanuele II ne è la prova.
«Abbiamo scelto quel posto per puro desiderio cinematografico. E’ anche abbastanza inaccessibile, da raggiungere dopo otto piani a piedi e con tutta la nostra strumentazione non è stato facile».

Anche Jackie, altro inedito dell’album, parla di Milano.
«Una sera, tornando a casa, ho incontrato vicino via Lecco una drag queen. La sua storia l’ho scritta su una panchina di BAM, durante il compleanno di un’amica di mia figlia. Ero col taccuino in mano e ho scritto di getto questo testo che recita “e tu gioia, sconfiggi la noia”. E devo ringraziare una delle mamme presenti lì, per quel “gioia”, un detto molto milanese».

Perché Elvis?
«E’ un disco che guarda all’America stradaiola degli anni Settanta, tra gli Stones e Lou Reed, in un modo mai toccato dai Baustelle. Siamo tornati in una forma sincera, vera, come se dovessimo ricominciare da capo. Elvis è una rifondazione».

Oggi alle 18.30
laFeltrinelli
Piazza Piemonte, 2/4
Biglietti: ingresso libero con pass

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