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16. 05. 2024 02:28

Sempione la volta buona, Pelucchi: «In ottobre il completamento dei lavori»

Proviamo a capire com’è stato riavviato il progetto di riqualificazione con pedonalizzazione, piste ciclabili e aree verdi che risale al 2018

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Ripartono finalmente i lavori sulla ciclabile di corso Sempione che avevano subito un deciso rallentamento. Le principali criticità, ora superate, hanno riguardato l’aumento dei prezzi e il reperimento dei materiali, in particolare l’approvvigionamento dei cordoli in granito bianco. C’è stato anche la difficoltà di ottenere le autorizzazioni dei vari enti impegnati nella realizzazione dell’opera.

Corso Sempione: riavviato il progetto di riqualificazione con pedonalizzazione, piste ciclabili e aree verdi

Adesso si riavvia il progetto, affidato a Metropolitana Milanese nel 2018 per complessivi 4 milioni di euro, che prevede la realizzazione di due piste ciclabili monodirezionali con anche dei percorsi pedonali riservati, oltre alla valorizzazione, la riqualificazione e la tutela delle aree a verde con l’integrazione del patrimonio arboreo. Sono previsti anche nuovi spazi verdi e pedonali con aree per la sosta e il ristoro di pedoni e ciclisti, panchine, fontanelle, zone d’ombra.

Un punto delicato è l’eliminazione della sosta irregolare sul parterre, utilizzata in passato da molti automobilisti che grazie al restringimento della carreggiata potranno però usufruire della nuova sosta regolare. Saranno riqualificati anche tutti gli attraversamenti pedonali e le banchine dei tram. Le ciclabili costituiscono il perno del progetto. Sono costruite con pavimentazione in terra consolidata e stabilizzata, che evita il sollevamento di polveri e il deterioramento superficiale causato dagli agenti atmosferici.

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Importante anche l’intervento sul verde: oltre all’integrazione del doppio filare storico di platani, saranno piantati 328 nuovi alberi, tra cui con 48 platani e altre piante ornamentali come peri, ibischi e ciliegi a cui si aggiungono quasi duemila piante di rose.

 

 

Giulia Pelucchi, presidentessa del Municipio 8: «Perso molto tempo, ma è la direzione giusta»

Sempione

La ripresa dei lavori di corso Sempione è importante, ma non basta a scaldare gli animi. Sono troppe le vicissitudini che si sono succedute in questi anni, come spiega la presidente del Municipio 8 Giulia Pelucchi.

Come giudica questa svolta?
«Siamo contenti, i lavori erano fermi da molto, ma siamo anche un po’ scettici dopo quello che è successo negli ultimi anni».

La riqualificazione di corso Sempione è un’opera importante per la città.
«Assolutamente, noi coltiviamo la speranza di vederla realizzata al più presto, stiamo parlando degli Champs Élysées milanesi».

Si poteva ampliare di più la pedonalizzazione?
«Credo che sia stato fatto l’intervento giusto in questo momento, bisogna considerare il passaggio dei mezzi pubblici. Sarà importante studiare i flussi del traffico, verificare quale sarà l’impatto, poi si potranno studiare nuove soluzioni».

Pensa che si potrà arrivare alla pedonalizzazione totale di Corso Sempione?
«Milano è una città piccola e deve ridurre il numero di auto. Io lavoro perché questo avvenga, ci vogliono i tempi giusti».

Quali sono gli aspetti più importanti di questo intervento?
«La sicurezza che sarà assicurata a coloro che si muovono in bicicletta e le nuove aree verdi».

Come reagirà il quartiere alle ciclabili?
«Ricordo che in corso Buenos Aires ci sono state tante polemiche, ma in poco tempo le ciclabili sono state attraversate da 9mila ciclisti: credo che anche qui saranno utilizzate senza problemi».

Tutta la viabilità del corso sarà modificata: si va nella direzione giusta?
«Sì, c’è già il restringimento della carreggiata che assicura un rallentamento della velocità, per ora non ho visto code».

Quali sono le tempistiche?
«Per agosto è fissata la realizzazione delle ciclabili, in ottobre il completamento dei lavori».

 

Il primo progetto risale al 2008

L’architetto Álvaro Siza ipotizzò la pedonalizzazione da piazza Firenze a San Babila

Nel 2008 l’architetto portoghese Álvaro Siza presentò un ipotetico progetto per il rifacimento di Corso Sempione. Prevedeva l’allargamento delle corsie laterali e la chiusura al traffico della corsia centrale, rendendola pedonale. Ma non era tutto. II progetto prevedeva anche di ridisegnare piazzale Firenze e una collocazione migliore per il famoso cavallo di Leonardo ora all’ippodromo. Si trattava, insomma, della rilettura di uno spazio importante della città che avrebbe portato alla pedonalizzazione da piazza Firenze fino a piazza San Babila. Nato in seguito all’entusiasmo per la vittoria di Expo, sollecitato dall’allora giunta Moratti, rimase sulla carta per poi essere in fretta dimenticato.

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