Seconda edizione di Padel Trend Expo, il primo grande evento internazionale dedicato interamente alla filiera di questo sport. Dopo il successo dell’edizione zero dello scorso anno, all’Allianz MiCo fino a domenica si replica, tra grandi ospiti (molti ex calciatori come Esteban Cambiasso e Gianluca Zambrotta) e un sold out a livello di spazi espositivi: 120 stand dove fare shopping e 145 aziende di ogni settore, dalle racchette all’abbigliamento, passando per viaggi, turismo, salute e tanto altro. Per saperne di più, ne abbiamo parlato col direttore generale Luigi Spera.
Torna Padel Trend Expo, parla il dg Luigi Spera
Vi aspettatavate il successo dello scorso anno e di essere qui oggi?
«Avevamo una visione dentro di noi quando siamo partiti. Ci abbiamo messo professionalità, passione e budget, che da solo non basta per creare un evento di successo».
Milano sta diventando la capitale del padel?
«È molto ricettiva, ma questo evento non vuole essere uno sgarbo a Roma. La fiera di questa città ha da sempre una vocazione internazionale e anche i romani ci vengono volentieri».
Quali sono le novità?
«In primis il convegno sulla traumatologia sportiva, dove tratteremo argomento importanti ma in modo leggero, adatto a tutti quelli che verranno. Per il resto abbiamo incentivato molto i clinic con le migliori academy del mondo».
Il padel non sembra più una moda?
«La base è consolidata e non è uno sport di passaggio ma dobbiamo fare in modo di farlo crescere ancora di più. I capelli bianchi dei circoli devono essere sempre di meno per fare spazio ai ragazzi».
Come mai quest’anno avete deciso di dare spazio anche al pickleball?
«Si tratta di uno sport che non cannibalizza il padel, prende un’altra fascia di persone. E’ giusto che ci sia curiosità verso specialità nuove che possono convivere perfettamente».
Obiettivi futuri?
«A marzo parteciperemo a Miami alla fiera internazionale dello sport di racchetta, come team Italy e team Europe. Nel 2024 ci saranno altri eventi che non posso svelare e stiamo già pensando a Milano 2025».
