14.1 C
Milano
06. 05. 2024 08:27

PizzAut, i Bambini delle Fate, Rugby Parabiago: una mischia travolgente

Più letti

Sono passati ormai anni dalla sera in cui gli arbitri di rugby della sezione di Milano organizzarono la cena di Natale da PizzAut, quando ancora non aveva una sede e ignoti rubarono loro i panettoni.

Intanto il tempo ha reso loro giustizia, permettendo a Nico Acampora, fondatore dell’ormai nota PizzAut, di aprire non una, bensì due pizzerie; ricevere appoggi più o meno illustri, passando dai più semplici cittadini al presidente Mattarella e Papa Francesco, mentre il mondo del rugby continuava silenzioso nel suo sostegno, questa volta dato uscendo dal campo e sedendosi a tavola a mangiare le buonissime pizze realizzate dai ragazzi speciali di Nico, oggi divenuti veri e propri pizzaioli professionisti. Un sogno divenuto realtà.

Le tre parole di oggi? Scoprile in newsletter!

E’ così che arriviamo all’altra sera, 21 febbraio, quando una numerosissima rappresentanza del Rugby Parabiago, quasi 300 persone, ha pacificamente invaso la sede monzese di PizzAut. Con loro c’erano anche Franco e Andrea Antonello dei Bambini delle Fate, un’altra impresa sociale che assicura sostegno economico a progetti e percorsi di inclusione gestiti da partner locali (come il Rugby Parabiago) a beneficio di famiglie con autismo e altre disabilità.

Un’ala protettrice che dal 2005 ha sostenuto 93 progetti sul territorio italiano, a beneficio di più di 4400 famiglie, con 2400 imprenditori coinvolti e 3000 sostenitori privati: un impegno forte e duraturo di raccolta fondi, per raccontare con il sorriso il potenziale di questi bambini e ragazzi speciali nonché dare forza alle loro famiglie. Esattamente come fa PizzAut che dando lavoro a ragazzi autistici permette loro un inserimento reale nella società che diversamente non sarebbe possibile.

La serata in un certo senso ha quindi suggellato l’affinità elettiva tra Rugby Parabiago, i Bambini delle Fate e PizzAut e dimostrato nei fatti cosa significa l’inclusione sportiva che il Club già persegue con le attività Rugby Oltre e #MixedAbility di Rugby Parabiago Cares.

“Mai – racconta Nico Acampora – avrei pensato di vedere mio figlio Leo ed Andrea, il figlio di Franco, uniti in un abbraccio. Tutta la sera si sono stuzzicati come possono fare solo 2 ragazzi autistici e, come solo due ragazzi Aut possono fare, alla fine si sono stretti in un abbraccio che non è Normale”.

“Bassi, Lega, Via” sono i comandi che un arbitro dà ai giocatori per formare la mischia nel rugby, dando vita ad un legame così forte da risultare travolgente: questa è l’impressione che la serata del 21 febbraio ha lasciato in chi ha avuto la fortuna di parteciparvi e ci auguriamo una spinta a non mollare mai invece a chi questa storia la leggerà.

In breve

FantaMunicipio #28: immobili a Milano, serve un freno alle speculazioni

Partiamo da una bella notizia per gli immobili a Milano. Il borgo di Cascina Selvanesco non potrà essere venduto...