Lo sport milanese chiude le porte al virus

Ipotesi porte chiuse per Inter-Ludogorets, sospeso il Trofeo Città di Milano. Attesa la decisione della CEV per i quarti di Challenge Cup tra Milano e Saaremaa

sport milanese
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Tra i settori più colpiti dalle misure restrittive successive all’epidemia di coronavirus in Lombardia c’è quello dello sport milanese. Tantissimi gli eventi rinviati, annullati o che potrebbero essere disputati regolarmente, ma a porte chiuse e senza presenza di pubblico. Al Meazza, ieri sera, erano attese 60mila persone per Inter-Sampdoria.

 

Sport milanese chiuso per Coronavirus

La gara è stata rinviata a data da destinarsi, diverso potrebbe essere il provvedimento riguardante la partita con il Ludogorets di giovedì prossimo, valevole per il ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League.

È già complicato, per la Lega Serie A, trovare uno slot libero per piazzare il match con i blucerchiati (lo sarà di meno nell’eventualità in cui la squadra di Conte non dovesse arrivare in fondo alla competizione continentale) figurarsi per l’Uefa che dovrebbe studiare una collocazione prima del 12 marzo, quando si giocherà l’andata degli ottavi.

Impossibile, considerando anche che il giorno 5 l’Inter dovrebbe affrontare il Napoli al San Paolo per il ritorno delle semifinali di Coppa Italia.

Quanti stop. Meno affollata di Inter-Sampdoria, ma comunque impreziosita da grandi ospiti (Antonio Percassi, Dino Meneghin, Eleonora Giorgi) sarebbe stata oggi pomeriggio la cerimonia dei Premi GLGS, ma gli organizzatori hanno deciso di rinviare. Sicuramente resteranno chiuse le piscine FIN di Milano, fino a data da destinarsi, così come non si farà il Trofeo Città di Milano, abituale appuntamento di nuoto che richiama campioni di caratura internazionale.

Dopo un primo comunicato di conferma dell’iniziativa, emesso sabato, ieri è arrivata una nota ulteriore: evento sospeso, con tutto quel che ne consegue per una manifestazione che richiama 1.500 atleti, altrettanto pubblico e una lunga serie di questioni organizzative legate ad alberghi, viaggi e quant’altro.

Giovanili e non solo. Ragioni, queste, che riguardano tante altre partite e discipline per le quali si attendono decisioni ufficiali. La Regione, come noto, ha emanato un provvedimento di «sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato, anche di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi aperti al pubblico», valido «fino a un nuovo provvedimento» e nessuno sa quando questo potrebbe arrivare.

«Entro martedì, quando Spadafora è atteso per la riunione del consiglio nazionale, federazioni e leghe avranno il quadro completo. E’ indispensabile regolarsi il prima possibile», ha detto ieri Giovanni Malagò.

Già ieri sono saltati diversi appuntamenti legati a tornei giovanili e non solo. Non ha giocato il Quanta nell’hockey inline a Ferrara, non si sa se sabato prossimo giocheranno i “cugini” del ghiaccio dell’Hockey Milano Rossoblu in gara-2 all’Agorà contro Dobbiaco (che ha vinto sabato 9-3 il primo incrocio dei quarti).

Sport milanese chiuso per Coronavirus: volley, basket e calcio attendono istruzioni

Volley, basket e calcio. Prima ancora, mercoledì, il Powervolley Milano non giocherà contro gli estoni del Saaremaa VC nell’andata dei quarti di finale della Challenge Cup, mentre si attende che la Lega Volley si pronunci su Vibo Valentia-Milano del 29 febbraio.

Il giorno dopo è in programma Olimpia Milano-Virtus Roma di basket alle 16.30, poche ore prima Milan-Genoa alle 12.30. Tutte partite per le quali si aspetta che, con l’evolversi della situazione, le autorità competenti decidano come agire.

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