14.3 C
Milano
02. 05. 2024 01:28

Movida Responsabile e il sondaggio sui giovani alla guida sotto effetto di alcol: «No allarmismi, ma siate consapevoli»

Il sondaggio rilancia il progetto Movida Responsabile. Le voci milanesi: «Se beviamo, non guidiamo»

Più letti

Il 56% dei ragazzi ammette di aver guidato sotto l’effetto dell’alcol. Il dato è emerso dal sondaggio sull’uso degli alcolici da parte dei giovani milanesi realizzato da Ala Milano Onlus per il progetto chiamato Movida Responsabile. Si tratta di un questionario al quale hanno risposto oltre 2 mila giovani che da giugno a ottobre 2022 hanno frequentato le zone tipiche della movida – corso Garibaldi, piazza XXV Aprile e largo La Foppa – fermandosi ai banchetti allestiti dall’associazione, di cui Vincenzo Cristiano è presidente.

Movida Responsabile, il progetto raccontato dal presidente Vincenzo Cristiano

Che cos’è Movida Responsabile?

«E’ un progetto realizzato insieme al Comune di Milano – Direzione Welfare. Abbiamo allestito degli info point dove proponiamo “attività animate ludiche” con gli occhiali alcol-vista: una simulazione visiva del tasso alcolemico che va da 1 a 1,5 (in Italia il limite è 0,5g/l)».

Le tre parole di oggi? Scoprile in newsletter!

Di cosa si tratta?

«Chiediamo loro di aprire una serratura con un mazzo di chiavi, di fare un percorso a ostacoli, di camminare con un cucchiaio in bocca e una pallina, oppure di simulare la guida con dei passeggeri bendati che devono seguire l’autista munito di questo occhiali».

Come sono coinvolti i locali?

«Distribuiremo un modulo formativo che insegni ai gestori del Municipio 1 a non somministrare alcolici ai minori o a persone in stato alterato e suggeriamo di mettere in lista anche bevande analcoliche. A Milano hanno tutti l’interesse che le cose funzionino bene, gestori compresi. Questa estate torneremo con i nostri info-point».

Che cosa chiedeva il questionario?

«Lo abbiamo sottoposto a 2.026 persone, di età compresa fra i 18 e i 35 anni. Dovevano indicare il numero di unità alcoliche assunte al momento dell’intervista, il consumo di alcol alla settimana, il numero di ubriacature al mese e se si sono mai messi al volante ubriachi».

I risultati?

«I giovanissimi difficilmente si mettono al volante in stato di ebbrezza, mentre dai 23 anni in su diversi hanno affermato che qualche volta è capitato. Le donne che guidano sotto l’effetto di alcol sono in minoranza, ma ormai consumano la stessa quantità degli uomini. Questo nonostante gli effetti dell’alcol per loro siano più pesanti. Inoltre è emerso che i giovani tendono a bere meno spesso rispetto a prima, ma quando lo fanno esagerano».

Qual è la consapevolezza degli effetti dell’uso dell’alcol?

«Rispetto a una volta è aumentato il senso di responsabilità: prendono molto di più il taxi al ritorno o si organizzano per far guidare l’amico che ha bevuto meno».

E sul fatto che faccia male alla salute?

«Le campagne allarmiste non servono: i giovani vedono gli effetti collaterali come una cosa molto lontana. La gente beve perché vuole socializzare meglio e cerca il piacere, la stessa cosa che accade con le sostanze stupefacenti».

E’ vero che i ragazzi iniziano a bere prima?

«L’età si è abbassata perché la società è cambiata molto velocemente. Il concetto utile da far passare è l’uso consapevole dell’alcol».

Movida Responsabile, parola ai milanesi

«Andare in macchina con un amico ubriaco mi mette l’ansia»
Domenico L.
21 anni, studente
«Non partecipo molto alla movida milanese. Non mi diverto ad andare sui Navigli, né in giro per bere. Guidare ubriaco? Meglio non farlo, assolutamente. A prescindere da quanto uno possa sentirsi sicuro alla guida. Metti a rischio tutti, non solo te stesso. Mi è capitato alcune volte, ma dopo aver bevuto solo qualche drink. Una volta sola invece mi è capitato di rientrare a casa con un amico alla guida che non capiva più nulla. Devo dire che ho cercato di stare tranquillo, anche se l’ansia mi stava consumando».

«Ogni tanto esagero, ma è un rischio che accetto»
Arturo M.
20 anni, studente
«La movida milanese non è male, anche se è costosa. Quando esco bevo qualche drink, non di più. Una volta al mese credo di esagerare. Non ho mai guidato in stato di ebbrezza, mi è capitato invece di salire in macchina con qualche amico ubriaco. Non ho mai calcolato il rischio in quel caso. È una cosa stupida, succede più in provincia che in città. Non si dovrebbe fare, ma capita, poi spesso tutto viene ingigantito: con un drink non credo che cambi molto. Questo è un rischio che accetto».

«Milano è diventata pericolosa e se bevo prendo il taxi»
Antonio F.
21 anni, studente
«Credo che negli ultimi anni sia aumentato il tasso di pericolosità dovuto alla criminalità. Un fenomeno che la città di Milano non può permettersi. Come sappiamo sono tanti gli studenti e i ragazzi che escono ogni fine settimana per divertirsi. Personalmente preferisco andare a ballare in locali al chiuso o spostarmi in zone frequentate da studenti. Di solito non bevo, ma qualche volta mi è capitato di girare con qualche amico ubriaco. In quel caso non usiamo l’auto e prendiamo i taxi, pur sapendo che a Milano sono costosi».

«Conosco gente che è morta per questo, se bevo non guido»
Benedetta P.
21 anni, studentessa
«Quando sono arrivata a Milano frequentavo la movida per conoscere nuove persone. Adesso che ho trovato un gruppo di amici stabile preferisco fare cose più tranquille: stare a casa o al massimo prendo una birra al bar. Se esco vado per la compagnia, non considero il bere una parte importante della serata. Un elemento accessorio, nulla di più. Trovo molto pericoloso guidare dopo aver bevuto. Conosco tante persone che hanno avuto degli incidenti e anche chi purtroppo è morto in questo modo».

In breve

FantaMunicipio #28: immobili a Milano, serve un freno alle speculazioni

Partiamo da una bella notizia per gli immobili a Milano. Il borgo di Cascina Selvanesco non potrà essere venduto...