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27. 04. 2024 06:28

Dentro la terra a Porta Venezia con The R-evolution Park

Il percorso attraversa il parco di Porta Venezia e lo trasforma in un’esperienza immersiva nel nostro pianeta

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Cos’è The R-evolution Park? Camminare insieme ai dinosauri senza essere in un museo o in un parco tematico? Osservare da vicino la comparsa dell’uomo sulla Terra e la sua evoluzione senza essere al cinema? O ancora: immergersi tra i ghiacciai e le barriere coralline per toccare con mano i danni dell’inquinamento? E guardare dall’alto il nostro Pianeta, per comprendere come lavorare insieme per vincere la più grande sfida della nostra epoca: il cambiamento climatico.

The R-evolution Park: a Porta Venezia un’esperienza immersiva nel nostro pianeta

Tutto ciò si può sperimentare grazie a un suggestivo tour guidato ai Giardini Pubblici Indro Montanelli, accompagnati dal racconto di guide scientifiche e dalla tecnologia di virtual reality, grazie ad un visore VR che permette di immergersi nello spazio e nel tempo.The R-evolution Park è il percorso che attraversa il parco di Porta Venezia e lo trasforma in un’esperienza immersiva sulla Terra: dalla nascita della vita alla comparsa dell’uomo, fino alla sostenibilità, tema più che mai dei nostri tempi.

Ideato e prodotto da Way Experience in collaborazione con MilanoGuida, realizzato con la partnership scientifica del WWF e con il patrocinio del Comune di Milano, è un progetto tecnologico-immersivo in linea con gli obiettivi indicati dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Come? «Con una prospettiva pazzesca: non sei sulla Terra, ma davanti alla Terra», racconta Pier Francesco Jelmoni, co-founder e direttore del reparto marketing e comunicazione di Way Experience.

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Com’è nata l’idea?
«Intanto è un’idea del pre-pandemia. Siamo stati a una conferenza sull’evoluzione del Pianeta, dove una scienziata italiana che lavora in Svezia parlava degli obiettivi dell’Agenda 2030, sottolineando come la distanza tra quello che sappiamo di dover fare per raggiungerli e le modalità con le quali la politica sta cercando di ottenerli è immensa».

E voi avete pensato di poter fare qualcosa?
«Sì, perché abbiamo in mano uno strumento che cambia la prospettiva delle persone: la realtà virtuale. Dopo il successo di You Are Leo, esperienza di virtual reality dedicata a Leonardo Da Vinci che ha coinvolto oltre 40.000 persone in poco più di un anno, abbiamo pensato di poter alimentare in questo modo anche la discussione e la consapevolezza sugli obiettivi in chiave 2030».

Per questo collaborate con il WWF?
«Nel febbraio 2020 sono andato a Roma alla sede del WWF con questa idea, un visore e un pezzettino di tour virtuale. Mi hanno detto che era il progetto che sognavano qualcuno facesse, quindi sono diventati nostri partner scientifici e ci hanno aiutato a costruire i contenuti».

Come si svolge l’esperienza?
«Il punto d’incontro è davanti al Museo di Storia Naturale, dove c’è la nostra cargo bike elettrica che accompagna nel tour e contiene i visori, che si ricaricano durante la passeggiata. La visita dura un’ora e mezza abbondante, accompagnati da una guida scientifica. La prima tappa è davanti al Planetario con la nascita della Terra, poi ci si sposta lungo sei snodi».

Come reagiscono i partecipanti?
«C’è chi si emoziona per la virtual reality, chi si entusiasma per la guida, chi fa domande a non finire. Si tratta di fare una passeggiata con un esperto del Pianeta che non solo ti racconta una storia, ma ti fa viaggiare. I riscontri sono molto positivi, dal punto di vista della novità ma anche del messaggio, perché alla fine il mix tra reale e virtuale fa la differenza».

Chi sono le guide?
«Mi piace portare l’esempio del professor Simone Pascucci, insegnante di scienze naturali al liceo, che non vedeva l’ora di mettere a disposizione il suo sapere in una situazione più smart. Ci ha aiutati a costruire i contenuti con il WWF. Stiamo inserendo anche nuovi ragazzi con una formazione scientifica, che stanno lavorando specificatamente su questo progetto».

Che cosa piace di più?
«Forse che è un viaggio nell’evoluzione. Quello che lascia a bocca aperta è l’ultimo contenuto, perché non sei sulla Terra, ma davanti alla Terra, con una prospettiva pazzesca. E qui si fa il punto della situazione. Dopo le conclusioni della nostra guida, scatta sempre l’applauso. E probabilmente aumenta la voglia di provare a cambiare le cose con il buonsenso».

È adatto anche ai bambini?
«Lo consigliamo dai 7 anni in su, ma non c’è nulla del gaming. C’è il contenuto sui dinosauri che è fatto talmente bene che i bambini si sorprendono, ma fa sorridere perché c’è proprio una corrispondenza fra dove sei fisicamente e quello che vedi con il visore: siamo davanti alla grande quercia di Montale, la guida racconta, indossi il visore e… ecco il dinosauro, proprio di fronte a te».

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