Tante donne in cerchio, un solo colore. Questa mattina, il fucsia ha colorato piazza Affori a Milano. L’8 marzo è la festa interazione della donna e l’associazione “Non una di meno” ha voluto celebrare il genere e ricordarne i diritti essenziali, spesso tralasciati.
La manifestazione. Contro ogni discriminazione, ogni diversità: la piazza si è riempita di cartelli distribuiti in un cerchio fucsia. «Il corpo è mio, decido io», si legge. «Libertà di amare, abortire e vivere», si legge invece su un altro cartellone. Un unico coro che ha unito un centinaio di donne presenti, tante richieste e altrettante speranze per cancellare ogni discriminazione o sfruttamento per un futuro di uguaglianza.
Un cerchio dedicato alle questioni riguardanti la salute, alle problematiche fisiche e naturali, l’altro dedicato al lavoro e alla disuguaglianza professionale. Spazio anche alle gravi conseguenze che ha portato la pandemia da Covid-19, con numerosi casi di maltrattamenti domestici e situazioni disumane che vedono purtroppo protagoniste troppe donne. Si parla di disoccupazione, contratti con differenze dettate unicamente dal genere.
Nei due cerchi, ragazze e signore di tutte le età che a turno esprimono la propria opinione. Il mondo femminile che si unisce in un abbraccio virtuale, di speranza. Una “festa” dedicata a temi che spesso non trovano spazio; oggi è la giornata internazionale delle donne e il palco è tutto fucsia.