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07. 05. 2024 00:46

Biagio Antonacci torna con “L’inizio”: «Canto la paura di essere liberi»

Nuovo album di inediti, il sedicesimo in studio: «In Anita parlo della prima femminista della Storia»

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Si intitola L’inizio il nuovo album di inediti di Biagio Antonacci, il sedicesimo in studio. Il titolo deriva dalla title track, scritta da Giorgio Poi: inusuale per Biagio cantare canzoni scritte da altri, eppure stavolta è stato quasi un passaggio necessario.

Nuovo album per Biagio Antonacci

Perché questa scelta?
«Dopo aver scritto sempre tutte le mie canzoni, mi piace pensare che un giovane cantautore possa scrivere qualcosa per me. Sono poche le mie canzoni scritte da altri e sono sempre stati autori importantissimi ed enormi, come Paolo Conte o Franco Battiato. Ho chiesto a Giorgio di scrivere una canzone sull’inizio. Cosa vede un giovane ancora non padre in un padre? Ti incuriosisce o ti fa paura? Come mi vedi? È bello sentirsi interpretare da altre penne».

Il tema della consapevolezza è molto presente.
«Le scelte sono coraggiose perché c’è sempre chi critica una scelta. Quando vedi una persona che cambia vita, non va giudicata. Il disco analizza la paura del cambiamento e la paura di essere liberi».

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Non si è liberi realmente?
«Si fa fatica ad esserlo, quindi o cerchiamo la libertà o ci accontentiamo del presente. Nell’album lavoro su questa doppia presentazione della libertà: la paura di viverla e l’impossibilità di farlo. Vinco dicendo: sei nato in un luogo, ma sei figlio di gente che ha attraversato e girato il mondo. Siamo piccoli se rifiutiamo di affrontare una cosa nuova».

Nel brano Anita c’è un pizzico di femminismo?
«Mi hanno detto che Anita Garibaldi è stata la prima femminista, ma non si parlava di femminismo all’epoca. Lei cercava l’indipendenza, quello che oggi tutte le donne giustamente pretendono. Anita ha fatto tutto questo prima che le donne del mondo pensassero di poter essere Anita. Ha avuto coraggio e ha vissuto appena trent’anni, ma quante cose ha fatto?».

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