Approda finalmente a Milano il tour di Erica Mou, con cui la cantautrice sta portando in giro il suo ultimo album Nature: «È il disco più aperto verso l’esterno della mia carriera», racconta a Mi-Tomorrow.
Erica Mou torna a Milano
Che sapore hanno questi live?
«La privazione aumenta il desiderio. Anche se, ogni volta che un decreto legge lo permetteva, io sono andata a suonare perché non riuscivo a lasciar andare questo filo che per me è vita».
Ma ora c’è la capienza al 100%.
«È bellissimo guardare la gente in piedi. Al mio live dico sempre che ci si deve commuovere ballando, quello è l’obiettivo. Senza suonare dal vivo non puoi sperimentare e non cresci. I live club sono proprio il concime delle nostre foglie».
Come hai studiato questo live?
«Credo che a livello sonoro sia uno spettacolo molto vario. Non mancano momenti acustici, ma la maggior parte del lavoro fatto è legato al rendere irriconoscibili gli strumenti. Flavia Massimo, Molla e io cerchiamo di fare il massimo col minimo. Abbiamo un nostro equilibrio e un’amicizia molto forte che ci fa divertire immensamente ogni sera. Il disco lo suono tutto. Poi suono cose da repertorio e qualche omaggio».
Cosa non può mancare del tuo repertorio?
«Se non faccio Dove cadono i fulmini mi cacciano. E anche io, se non la faccio, mi sento incompleta. E poi tendo a mettere sempre nei bis Oltre, la canzone con cui tutto è iniziato. L’ho scritta quando avevo 16 anni, quindi 16 anni fa. Questa canzone è metà della mia vita. Per un po’ di anni non l’ho suonata, ora ho deciso che la voglio fare sempre».
Cosa rappresenta per te Milano?
«È incredibile, c’è sempre tanta festa. E c’è anche tanta Puglia, quindi mi sento a casa. Tante cose belle per me sono successe a Milano ed è la città d’Italia che ha forse più a cuore la musica. È una tappa imprescindibile per il mio tour».
Domani alle 21.00
Arci Bellezza
Via Giovanni Bellezza, 16/A
Biglietti: da 17,22 euro su eventbrite.it
