8.2 C
Milano
25. 04. 2024 11:25

Marco Mengoni abbraccia San Siro: «Milano, sei mia amica»

Domenica sera tappa al Meazza per il cantante che debutta negli stadi

Più letti

È una prima volta per Marco Mengoni l’arrivo allo stadio di San Siro. Per dirla tutta, è un debutto negli stadi che i suoi sostenitori chiedevano da tempo. E, se in passato il cantautore aveva mostrato titubanza e umiltà nell’affrontare palchi così importanti, dopo l’uscita dell’album Materia (Terra) – certificato nel mentre disco di platino – l’appuntamento sembrava ormai impossibile da rimandare.

E così, dopo la data zero del 14 giugno al Parco di Villa Manin a Codroipo (Ud), l’iconico stadio meneghino sarà il primo ad ospitare domenica il tour #MarcoNegliStadi, prima della data romana: «Manca pochissimo per ritrovarci insieme e festeggiare un nuovo inizio. Insieme scopriremo la nuova scaletta, il nuovo palco, gli arrangiamenti e i compagni di questo viaggio che mi porterà, per la prima volta, in due luoghi simbolo dello sport e della musica italiani. L’attesa è più travolgente delle precedenti. Ritroveremo gli abbracci che ci sono tanto mancati».

Marco Mengoni a San Siro: «Ho cambiato prospettiva»

#MarcoNegliStadi ha il sapore del ritorno soprattutto perché arriva dopo la pandemia e dopo un periodo fortemente introspettivo per Marco Mengoni, che si è preso del tempo per tracciare le fila di Materia (Terra), primo capitolo di una già annunciata trilogia.

Le tre parole di oggi? Scoprile in newsletter!

«Quando ero piccolo, mi dicevano di vedere il bicchiere mezzo pieno. Io lo vedevo sempre vuoto – ammette Marco –. In questi due anni difficili, ho cercato di cambiare prospettiva. Avevo tempo da dedicare a me, e questo tempo ha fruttato. Ho riflettuto sull’emotività, che per me è il motore del mondo. Non potrei sopportare una vita senza amore. Ringrazio questo periodo di chiusura per questo motivo. Per il resto non lo ringrazio per niente».

marco mengoni

L’album è uscito a dicembre 2021, ma l’idea degli stadi già popolava la mente di Mengoni da tempo. «Ad ottobre ho iniziato ad abbozzare le prime idee per il palco. – spiega infatti il cantautore – Quando abbiamo iniziato a concepire lo show che vedrete agli stadi, ancora non sapevamo cosa sarebbe successo e siamo rimasti per mesi con il fiato sospeso». Del resto, due anni senza palco e senza musica «pesano ora più che mai, soprattutto perché i prossimi palchi rappresentano per me un traguardo molto importante: spazi più grandi, una scenografia che non vedo l’ora di svelare, uno spettacolo a cui sto pensando ogni momento che passa». Marco la definisce da un lato una «sfida» e dall’altro una «responsabilità».

«Ma – aggiunge – per me è soprattutto una festa. Vorrei regalare alle persone qualcosa che possano conservare e ricordare per sempre, un momento di gioia, di unione, di spensieratezza ma anche di riflessione. Riflettere sull’importanza della condivisione, sul potere e la magia della musica che ha sempre la capacità di creare connessioni e amplificare messaggi positivi».

Marco Mengoni a San Siro: «Finalmente di tutti»

Se a Roma Marco Mengoni ha già annunciato Gazzelle e Madame come ospiti del suo tour, per Milano non resta che affidarsi alle sorprese promesse. «Sicuramente non mancheranno brani del mio repertorio con cui ripercorrere insieme questi tredici anni di carriera e a cui ridare vita su un palco dopo tanto tempo – precisa –. E diventerà finalmente di tutti, in una nuova dimensione per me e la mia musica, il mio ultimo album, Materia (Terra). In questo disco c’è tanta famiglia, ci sono le mie radici, c’è tanto del mio cambiamento e della mia crescita degli ultimi anni, in cui mi sono messo molto a confronto con me stesso. È proprio questa atmosfera di famiglia che vorrei si creasse negli stadi».

marco mengoni

Un concetto presentissimo in Materia (Terra), che dà il via alla trilogia parlando di radici e del passato che ha reso Marco, in fondo, la persona che è oggi. «Un disco giusto» che, sottolinea Mengoni, risponde a una precisa esigenza. «Ho avuto le idee molto chiare, fin dall’inizio, su tutto il progetto: sapevo esattamente da dove partire, cosa volevo raccontare e come».

Materia (Terra) prende dunque il via dalle origini per arrivare al centro, con musica che Marco cerca «istintivamente» per arrivare ad un equilibrio. Tra le 11 tracce dell’album (13 nella versione cd) sentiremo finalmente live Cambia un uomo, il singolo di presentazione del progetto dalla matrice soul gospel, ma anche Mi fiderò, il brano in featuring con Madame già certificato disco di platino. E poi sembra sia arrivato il momento di ascoltare Ma Stasera. Il singolo uscito un anno fa è, de facto, il primo vero e proprio estratto dell’album. Prodotto dal dj Purple Disco Machine (che non ha bisogno di presentazioni), nel 2021 il brano si è aggiudicato il Power Hits Estate ed è attualmente certificato doppio platino.

Infine, ma solo per questioni cronologiche, Marco potrà presentare la sua ultima uscita. No Stress è uscito il 6 maggio scorso ed è un inno energico e vitale: un invito a trovare il proprio spazio e il proprio rituale. Scritto da Mengoni, Davide Petrella e Zef (anche produttore del brano), No Stress riprende le fila di Materia (Terra) con un invito ad allontanarsi dalla frenesia e alla liberazione, sposando un sound quasi acid-jazz e con incursioni R&B e New Soul Europeo.

Marco Mengoni a San Siro: «La meta è ignota»

Non solo il pubblico, ma tutto è famiglia per Marco Mengoni. «Parlo al plurale – racconta – perché con me ci sono i tecnici e tutte le persone che lavorano al concerto, e che, inevitabilmente, sono parte di un tutto molto più grande». Una famiglia (concetto ricorrente) che, dopo i due anni che ci lasciamo alle spalle, ha più che mai bisogno di sostegno e conforto: «Il palco è il luogo dove mi sento più a mio agio, da dove vedo gli occhi del pubblico. Riassumerei l’elettricità che si crea tra me, i membri della band e il pubblico in un grande incantesimo che accade ogni volta che ci vediamo».

Ogni volta che parte un nuovo tour, per Marco «la meta è ignota». «So quello che devo fare, ma non ho idea di come andrà. Non so cosa mi aspetta, chi incrocerà il mio cammino? Riuscirò a trattenere l’emozione cantando alcuni pezzi? È tutto un gigante punto interrogativo, che cambia ogni volta. Ma ne vale sempre la pena. Per questo amo così tanto suonare dal vivo. Ogni viaggio, ogni luogo in cui la mia musica mi porta, mi permette di costruire memorie e arricchire la mia vita, a volte segnando la mia esistenza. Io non ho una buona memoria, eppure i ricordi degli ultimi live sono ancora nitidi e non vedo l’ora di costruirne di nuovi: in cui il mio sguardo si perderà nel vedere il pubblico ballare e divertirsi».

Marco Mengoni a San Siro: «Milano, sei mia amica»

Esclusa la data zero, San Siro rappresenta per Marco Mengoni una vera e propria prima volta. Il primo stadio e il primo live dopo due anni. Il cantautore del resto non ha mai fatto mistero del suo legame con il capoluogo lombardo, che lo ha accolto e reso uno dei suoi esponenti più influenti. «Milano è la città che mi ha adottato ed è diventata casa e famiglia, sul piano personale e professionale».

Una città che gli ha dato il benvenuto anni fa, «con il mio bagaglio di sogni, aspettative, paure, speranze», dice Marco. «Col tempo – prosegue – è diventata quasi una persona amica con cui si è creato subito quel tipo di legame che mi ha fatto sentire ascoltato e capito, tanto da averla scelta come compagna di tante iniziative legate alla sostenibilità che abbiamo portato avanti qui in questi anni». Delle iniziative legate alla sostenibilità abbiamo già parlato, ma cosa rappresenta per Marco Mengoni San Siro? «Un onore», risponde. «Per me è un grande privilegio portare la mia musica in un tempio sacro come questo».

Domenica alle 20.45

Stadio San Siro
Via Piccolomini, 5

settori numerati da 38 euro
su ticketone.it

In breve

FantaMunicipio #27: quanto ci fa bene l’associazionismo cittadino

Pranzi, musica, poesia, arte, intrattenimento, questionari, flash mob e murales: tutto all'insegna dell'associazionismo cittadino e delle comunità che popolano...