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27. 04. 2024 03:36

Sottotono, il ritorno a suon di rap: «Noi, gli Originali»

I Sottotono ripartono da un nuovo album ricco di classici rielaborati e ospiti illustri

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Il ritorno Tormento e Big Fish, in una parola dei Sottotono, è un segnale incoraggiante per la nostra musica. E il nuovo album Originali ne è la conferma: nuove tracce, classici rielaborati e grandi collaborazioni.

Sottotono, l’atteso ritorno

Quali sono le canzoni versione 2021 più contemporanee a livello di testo?
T: «Devo ringraziare molto Mahmood perché Amor de mi vida è un brano che sento tantissimo. È fantastico vederlo interpretato da un artista come lui in maniera incredibile: con la sua voce trasmette emozioni ridandole nuova vita».
F: «A livello musicale penso che Dimmi di sbagliato che c’è sia quella più attuale insieme a Mezze verità perché sono quelle cronici, quelle dove abbiamo ritoccato maggiormente la base. Ci siamo accorti che erano contestualizzate in un periodo storico che era troppo legato a quel genere lì e sarebbe risultato un po’ troppo cheap».

Al Propaganda di Milano durante 105 Night Express ai cori c’è un certo Tiziano Ferro. Chi ha fatto partire la telefonata per chiedergli oggi il featuring?
F: «Sembra che Tiziano avesse saputo del nostro riavvicinamento tramite social o dopo una partecipazione da Cattelan. Da lì si è sentito con Tormento».
T: «Mi ricordo proprio anche la mail che ci ha scritto: “Ragazzi io voglio fare Solo lei ha quel che voglio”. Senza indugio abbiamo pensato che fosse un omaggio quasi dovuto visto che da giovane era lui a fare i cori e cantare quella canzone dal vivo ed era bravissimo. È un onore».

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Cosa avete capito nel rivederlo dopo tanti anni?
F: «Abbiamo capito il perché ha così tanto successo. è veramente incredibile».
T: «È una star internazionale in tutto, in come si pone, in come ti parla davanti all’obiettivo e al microfono. Si vede che lui ha quello stampo lì e si nota, c’è poco da fare».

Amor de mi vida uscì nel 1999 quando Mahmood aveva sette anni: come gliela avete spiegata per proporgli la collaborazione?
F: «Lui ci aveva detto di averla sentita in lontananza, quando era piccolo. Ad ogni modo, è un cantate R&B fatto e finito, quindi c’era poco da spiegare. Lo conosco da qualche anno, avevamo collaborato qualche anno prima di Sanremo per qualche pezzo».

La base che hai scelto al tempo era If you were here tonight di Machinedrum e Alexander O’Neal. Come verrà percepita dai quindicenni di oggi?
F: «Come una cosa che sta tornando, l’utilizzo dei sample nelle canzoni rap. Tormento mi diceva che c’è una nuova tecnica di campionamento, dove i ragazzi, un certo tipo di produttori, campionano magari solo due battute fra una parola e l’altra e poi mettono insieme questi pezzettini diventando una roba che non esiste al mondo».

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