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05. 05. 2024 21:44

Il mio Mostro di Milano, gIANMARIA «Qui per la musica, ma resto un ragazzo di provincia»

Da Vicenza alla Madonnina, dove è nato il brano che il cantautore ha scelto per il suo debutto sul palco dell’Ariston

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Dalla vittoria di Sanremo Giovani con il brano La città che odi al palco dell’Ariston: gIANMARIA arriva a Sanremo con la canzone Mostro, titolo anche dell’album uscito il 3 febbraio, scritta proprio poco dopo essersi trasferito a Milano. E c’è Milano anche nella scelta della cover: al suo fianco sul palco, infatti, Manuel Agnelli si esibisce sulle note di Quello che non c’è.

Nasce a Milano Mostro il brano che gIANMARIA porta in gara al Festival di Sanremo

Gianmaria
Artwork: credit Simon the Graphic

Da Sanremo Giovani a Sanremo: come stai vivendo questo viaggio?
«Questo tratto di percorso è stato bellissimo perché ho raccolto i semi che avevo piantato e che ho accumulato anche con la vittoria di Sanremo Giovani. Sono sempre in movimento per questo Sanremo, sono estremamente grato e “preso bene”».

Sei fan del Festival?
«L’ho seguito negli ultimi 5 anni, da quando c’è stato un cambio. Quando ho iniziato a vedere i giovani che si approcciavano al Festival ed è arrivato Amadeus ho detto “Quella cosa la devo fare perché è il palco più importante d’Italia”. Ed eccoci qua».

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Come nasce Mostro?
«Ho scritto questo brano a giugno 2022. La mia vita era cambiata molto nell’ultimo anno, mi sono trasferito a Milano da solo e questa cosa mi ha fatto andare su di giri e pensare tanto».

E come vivi Milano oggi?
«A Milano c’è tutta l’industria musicale. Sono venuto qui per questo, altrimenti sarei andato a Roma o in un posto col sole. Sono contento di venire da Vicenza: è una provincia italiana, ma venire da una metropoli non mi avrebbe aiutato più di tanto. Anzi, io parlo molto ai provinciali. All’inizio a Milano infatti non mi trovavo».

Credi che i giovani vivano una sorta di disagio sociale?
«Sento questo disagio, e credo che ne soffra tutta la mia generazione. È difficile per noi giovani. Mi dico: “Non sei solo, tu che mi ascolti on le cuffiette mentre intorno succede il disastro”. Siamo uniti».

Sulla cover cosa puoi dirci?
«Non avevo aspettative sulla risposta di Manuel, ma per fortuna lui ci ha detto di sì. Gli ho chiesto di fare un brano degli Afterhours e, alla fine, abbiamo deciso insieme per Quello che non c’è».

A MILANO
Giovedì 18 maggioFabrique
Via Fantoli, 9
Biglietti su ticketone.it

IN GARA CON
Mostro

IL DUETTO
Quello che non c’è (Afterours) con Manuel Agnelli

In breve

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