16.7 C
Milano
01. 05. 2024 03:40

Through The Night Softly è l’azione teatrale che non ti aspetti, Syxty: «Uno spettacolo atipico per riflettere sul corpo»

Il regista presenta il suo spettacolo fuori dal comune in programma al Teatro Leonardo

Più letti

Antonio Syxty è pronto ancora una volta a stupire il suo pubblico con un nuovo spettacolo Through The Night Softly decisamente fuori dal comune. Un’installazione al Teatro Leonardo che non ha nulla a che vedere coi classici standard teatrali. «Uno spettacolo che mi piace chiamare azione teatrale, locuzione che si usava negli anni ’80 – racconta il regista – Un’azione teatrale installata in una sala da 500 posti con caratteristiche architettoniche molto particolari».

Il regista Antonio Syxty presenta a Mi-Tomorrow Through The Night Softly, in programma al Teatro Leonardo dal 4 maggio

Che caratteristiche ha la sala del Teatro Leonardo?
«È sotto il livello del piano stradale. Si accede scendendo delle scale che dalla biglietteria portano al foyer e alla sala. Inoltre, è possibile uscire dal lato opposto, rispetto a quello da cui si è entrati, attraverso altre scale che riportano al piano stradale. Ci sono quindi due entrate che sono anche due uscite. Questo gioco concettuale è il tema fondamentale dell’opera: lo sguardo e il corpo all’interno degli spazi architettonici».

Il pubblico cosa dovrà aspettarsi?
«Non uno spettacolo convenzionale. Sarà distribuito un decalogo di comportamento in cui spieghiamo che è consentito tenere accesi i cellulari, fare foto e video, addirittura rispondere ad eventuali chiamate. In poche parole, è consentito distrarsi in un luogo come il teatro che di solito richiede concentrazione. In sala non ci potrà sedere ma si potrà seguire da vicino gli attori».

Le tre parole di oggi? Scoprile in newsletter!

Perché tutto ciò?
«Per riflettere su come ci comportiamo e cosa vediamo quando osserviamo. Osservare e guardare sono due cose completamente diverse».

La narrazione teatrale come si sviluppa?
«Ho utilizzato dei materiali che ho chiamato anonimi. Si tratta di scritti di autori dell’école du regard, movimento francese che si è sviluppato tra il 1950 e il 1960. A loro si aggiunge un autore contemporaneo, Michele Zaffarano, a cui ho chiesto di scrivere tre brani sul comportamento del pubblico. I testi saranno distribuiti in varie formule: registrati, interpretati dagli attori o scritti su bigliettini distribuiti al pubblico».

Il titolo da dove deriva?
«Through The Night Softly è il titolo di una performance di Chris Burden che nel 1973 strisciò quasi nudo su un letto di vetri rotti. Il corpo è protagonista, sia quello degli attori sia quello del pubblico chiamato a compartecipare. Il suo è uno dei video che saranno proiettati durante la performance».

Ci sono altri luoghi di Milano adatti ai suoi lavori?
«Milano è piena di spazi dove vorrei elaborare dei progetti. Ad esempio, l’ultimo piano di Palazzo Lombardia con le sue grandi vetrate. Anche l’Arengario si presterebbe».

Cosa sta preparando per la prossima stagione?
«Penso di tornare al teatro tradizionale e lavorare su Zio Vanja di Cechov».

Dal 4 al 14 maggio
Teatro Leonardo
Via Ampère 1, Milano
Biglietti: da 12 euro più prevendita con codice 0703 su mtmteatro.it

In breve

FantaMunicipio #28: immobili a Milano, serve un freno alle speculazioni

Partiamo da una bella notizia per gli immobili a Milano. Il borgo di Cascina Selvanesco non potrà essere venduto...