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Milano
30. 04. 2024 10:04

Her walks, a Niguarda la prima camminata per progettare una città a misura di donna

Il primo appuntamento è fissato: si terrà lunedì 19 dicembre alle 20:30 nel quartiere Niguarda

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Il comune di Milano ha varato “Her Walks”, il progetto per mettere al centro della città le donne e le minoranze di genere. Per farlo ci saranno delle camminate esplorative, uno strumento metodologico che utilizza l’esperienza diretta delle donne per analizzare la qualità dello spazio vissuto, del tessuto sociale, il livello di manutenzione, l’accessibilità, la mobilità e l’illuminazione presenti, e restituire all’Amministrazione suggerimenti e spunti di miglioramento.

Her Walks, il progetto

Il primo appuntamento è fissato: si terrà lunedì 19 dicembre alle 20:30 nel quartiere Niguarda. Il percorso partirà dalla Cittadella degli Archivi in via Gregorovius, attraverserà alcune strade in direzione di via Ca’ Granda, proseguirà verso l’ospedale Niguarda per poi risalire su via Graziano, via Ettore Majorana, e rientrerà poi su via Ornato passando dal centro storico.

ospedale niguarda

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Her Walks, protagonisti

Ad accompagnare le donne saranno l’assessora Gaia Romani e le urbaniste di Sex and the city, Azzurra Muzzonigro e Florencia Andreola, già autrici del Milan Gender Atlas. Le protagoniste di questa esperienza, venti donne residenti nel quartiere Niguarda, potranno verificare con i loro occhi gli elementi utili a migliorare la percezione di sicurezza e la fruibilità degli spazi pubblici, come l’illuminazione, l’arredo, l’accessibilità, gli alberi e il verde urbano.

Her Walks, le parole

«Questo progetto – afferma l’assessora Romani – è nato da una domanda che ci siamo posti, ovvero come far partecipare di più i cittadini, ma soprattutto le donne, nella definizione del futuro della città. È vero, infatti, che la partecipazione alla vita pubblica è nella stragrande maggioranza dei casi tutta maschile, per questo abbiamo voluto uno strumento che riequilibrasse lo sguardo, il peso dei bisogni e portasse alla nostra attenzione sguardi femminili. Il contributo di ogni voce che occupa lo spazio pubblico deve essere considerato perché prezioso nella progettazione delle città e perché ogni luogo dovrebbe essere capace di rispondere a bisogni diversificativi nell’ottica di pari opportunità».

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