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30. 04. 2024 22:22

Arresto di Matteo Messina Denaro, parla un superstite della strage via Palestro: «Un senso di liberazione»

Le parole del vigile del fuoco Massimo Salzano: «Ho pensato subito ai miei colleghi morti»

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Una sensazione di «liberazione»: è quella provata da Massimo Salzano, uno dei vigili del fuoco sopravvissuti alla strage compiuta dalla mafia a via Palestro a Milano il 27 luglio 1993, quando ha sentito la notizia dell’arresto di Matteo Messina Denaro, condannato come uno dei mandanti dell’attentato.

Arresto di Matteo Messina Denaro, le parole di Massimo Salzano

«Il fatto che abbiano preso Matteo Messina Denaro – dice Salzano, catanzarese, parlando con l’ANSA – per noi, specialmente per i miei colleghi, rappresenta forse il momento della giustizia. Anche se nessuno porterà indietro i colleghi morti, il mio pensiero è stato principalmente per loro. Poi col tempo si vedrà che cosa uscirà perché io penso che ancora ci siano delle cose che devono uscire fuori».

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L’arresto di Matteo Messina Denaro e la strage del ’93

Salzano – da due anni e mezzo in pensione – non scorderà mai quella sera, quando, per una bomba sistemata davanti alla sede del Pac, il Padiglione di arte contemporanea di Milano, persero la vita i suoi colleghi Carlo La Catena, Sergio Pasotto e Stefano Picerno, l’agente di polizia municipale Alessandro Ferrari e il venditore ambulante Driss Moussafir.

La bomba e l’esplosione: l’arresto di Matteo Messina Denaro servirà a fare chiarezza?

«Ricordo quasi tutto – dice – dal momento in cui siamo usciti dalla caserma al momento in cui c’è stata l’esplosione. Ricordo benissimo. Ho perso conoscenza un po’ solo dopo l’esplosione che mi ha scaraventato a 50 metri di distanza ma poi mi sono rialzato, sono tornato indietro e ho visto i colleghi a terra, dilaniati dall’esplosione. Queste cose me le ricordo benissimo. Non sono cose che si dimenticano anche se sono passati 30 anni». La sua speranza, adesso è che si faccia chiarezza sui punti ancora oscuri: «Ancora non è chiaro chi materialmente ha messo la bomba, chi ha portato l’auto sul posto».

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