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30. 04. 2024 09:53

Alfredo fuori dal 41 bis, presidio a Opera per Cospito: cosa succede

Gli anarchici continuano a protestare a grido di "Alfredo fuori dal 41 bis" e dopo il presidio di ieri, oggi pomeriggio si riuniscono fuori dal carcere di Opera

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Alfredo fuori dal 41 bis: è questo lo slogan con cui gli anarchici si presentano oggi, sabato 4 febbraio 2023, fuori da Opera. Dopo il presidio nel tardo pomeriggio di ieri in piazza Duca D’Aosta, ora è il «turno» del carcere in cui si trova al momento Cospito, che da più di 100 giorni è in sciopero della fame.

Alfredo fuori dal 41 bis: sabato pomeriggio il presidio a Opera

Due sono i presidi organizzati solo nel fine settimana in difesa di Cospito: quello di ieri, venerdì 3 febbraio 2023, nella zona della Stazione Centrale del capoluogo lombardo e quello di oggi, sabato 4, davanti al carcere di Opera, nell’hinterland milanese. È proprio qui che il 55enne anarchico – recluso da 10 anni per il ferimento di un top manager di Ansaldo Nucleare, l’amministratore delegato Roberto Adinolfi (avvenuto nel 2012) – è stato trasferito da Sassari, a causa delle sue preoccupanti condizioni fisiche.

Non è la prima volta che i manifestanti si riuniscono qui. Già lo scorso martedì si erano trovati fuori da Opera, protestando, intonando cori, accendendo fuochi e lanciando sassi contro gli agenti delle Forze dell’Ordine. Lo slogan era sempre lo stesso: Alfredo fuori dal 41 bis. Il 41 bis è il regime cui è costretto, che solitamente è riservato ai boss mafiosi.

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Di 20 anni è la pena che sta scontando Cospito al momento. La condanna è legata ad alcuni attentati «firmati» dalla Federazione anarchica informale nel 2006, quando vennero piazzate delle bombe vicino ad una caserma dei carabinieri a Fossano, località in provincia di Cuneo.

Alfredo fuori dal 41 bis

Alfredo fuori dal 41 bis: i presidi e la preoccupazione di Sala

Mentre impazza la protesta che chiede Alfredo fuori dal 41 bis, il sindaco di Milano Beppe Sala esprime la propria apprensione per i presidi degli ultimi giorni in difesa di Cospito. «Preoccupazione c’è», ammette il primo cittadino meneghino. «La situazione va gestita con la massima attenzione», precisa.

E ancora: «Questo periodo che coincide con l’arrivo di Cospito a Milano e il clima elettorale è particolarmente a rischio», aggiunge. «Quindi siamo molto attenti, ovviamente è qualcosa che viene gestito soprattutto da questura e prefettura. Però credo che serva parecchia attenzione in questo momento».

A proposito della riflessione sul 41 bis, Sala ammette: «Per me è difficile entrare nella riflessione sul tema. È qualcosa di molto tecnico che va affrontata da persone esperte in materia. Poi, che l’umanità debba sempre trovare il suo spazio, è vero. Vedo che tutti ne stanno parlando magari anche un po’ a sproposito e non conoscendo bene le cose. Per cui io preferisco astenermi tenendo conto del fatto che la lotta contro la mafia non deve deflettere, in questo momento storico più che mai», conclude infine.

Alfredo Cospito: perché è al 41 bis

Il nome di Cospito, in questi giorni, è sulla bocca di tutti, mentre impazza la protesta al grido di «Alfredo fuori dal 41 bis». Ma perché l’uomo si trova qui? Alfredo, anarchico italiano, è stato ritenuto uno dei leader della Fai (Federazione anarchica informale), considerata dagli inquirenti «associazione per delinquere con finalità di terrorismo». Lui è stato condannato a tale regime carcerario a maggio dello scorso anno.

Alfredo fuori dal 41 bis

Cosa prevede il 41 bis

Il 41 bis prevede:

  • Solo 2 ore d’aria al giorno in compagnia di massimo 3 persone scelte dalla direzione del carcere
  • Campo visivo limitato alla cella o ai passaggi chiusi da rete
  • Visite ai familiari una volta al mese con vetri divisori e senza contatto umano
  • Non più di 4 libri a disposizione
  • Impossibilità di partecipare ai processi, se non in videoconferenza
  • Possibilità di parlare con i propri avvocati solo 2 ore al mese

 

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