Arriva, non troppo inaspettatamente, l’ennesimo stop ai lavori per la metro M1 fino a Monza. La linea rossa, che avrebbe dovuto collegare il capoluogo lombardo con la Brianza, passando per Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo prima entro il 2015 e poi entro il 2024, è ancora vittima di rallentamenti. Questa volta tutto si sposta di altri 2 anni. La metropolitana M1 a Monza infatti, stando alla situazione attuale, non ci sarà prima del 2026.
Metro M1 fino a Monza: cosa succede
Il 3 marzo scorso la società Mm ha mandato una lettera ai Comuni interessati, alla Regione Lombardia e alle due ditte private impegnate nel progetto affermando che «la De Sanctis Costruzioni, affidataria del prolungamento della linea 1, ha formalmente notificato la risoluzione del contratto d’appalto». E come mai? Il motivo è molto semplice ed è legato ad una «intollerabile protrazione delle tempistiche di avvio dei lavori».
Una protrazione che, come riporta il Corriere della Sera, ha già comportato un esborso molto consistente per la De Sanctis Costruzioni. A quanto ammonta? Stiamo parlando di una cifra che si aggira attorno ai ben 3,8 milioni di euro. Così, dopo la lettera di Mm, nella giornata di ieri, giovedì 9 marzo 2023, si è tenuta anche un’interrogazione in Consiglio metropolitano al sindaco di Milano Beppe Sala da parte del suo omologo di Sesto San Giovanni Roberto di Stefano.
Metro M1 fino a Monza, slitta tutto
L’accusa che Di Stefano ha mosso al primo cittadino meneghino e a tutto il capoluogo lombardo è stata quella di «indifferenza verso i cittadini metropolitani» per «l’ennesimo slittamento» della linea della metro M1 fino a Monza. Questi rallentamenti sarebbero però, secondo le accuse, dovuti alle due ditte private che avevano sottoscritto con il Comune di Cinisello Balsamo e la Regione Lombardia un accordo per dare vita sopra alla stazione di Cinisello un centro commerciale.
Poi, un paio di anni fa, sempre queste due ditte avrebbero chiesto di variare qualcosa ma il progetto, come spiega l’assessore all’Urbanistica di Cinisello, Enrico Zonca «non è mai stato protocollato». E da allora i lavori siano stati sospesi. Zonca fa sapere dunque che «se tutto va bene, la rossa sarà pronta nel 2026».
A intervenire poi è anche l’assessora alla Mobilità Arianna Censi che dichiara Palazzo Marino «parte lesa: i lavori, sia dell’impresa che sta eseguendo l’intervento per il Comune di Milano sia delle società private, sarebbero dovuti partire a ottobre 2021. I primi sono partiti come da cronoprogramma, gli altri no. Ora ci troviamo con un ritardo di un anno e mezzo e con l’impresa bloccata che ha detto di voler rescindere il contratto», conclude.
