Anticipato dai singoli Berlino e Polistirolo, arriva Schopenhauer e altre storie, il secondo disco in carriera per Giuseppe Anastasi, autore e compositore palermitano già firma di alcuni dei successi più noti di Arisa, Noemi, Emma, Anna Tatangelo e Michele Bravi.
Da dove nasce la ricerca non solo musicale dell’album?
«Dal fatto che negli ultimi due anni ho riletto tanta filosofia, da Marx a Nietzsche e ovviamente Schopenhauer. La filosofia si interroga sulla vita, cerca di spiegare in tutti i modi il perché dell’esistenza e credo che questa ricerca possa essere fatta anche con le canzoni».
Tra tutti i brani scritti c’è uno che ti ha colpito per come è stato realizzato in fase di registrazione?
«Sicuramente La notte di Arisa, arrivato al secondo posto nel Sanremo del 2012, è un brano che già in fase di realizzazione dimostrava la sua potenza emotiva, un connubio perfetto tra melodia, testo e la splendida interpretazione di Rosalba».
Com’è il tuo rapporto con Milano?
«Sereno e distaccato, ogni volta che ci vado sto bene, sia con la città che con le persone. Distaccato perché abitando nella campagna umbra, dopo due giorni di permanenza, sento le dense polveri nell’aria»