Sono circa un migliaio gli studenti che hanno preso parte al corteo milanese promosso da Fridays For Future in occasione dello sciopero globale per il clima. I manifestanti si sono riuniti alle 9.30 in piazza Cairoli e hanno attraversato il centro in direzione di piazza Duca D’Aosta, dove il corteo dovrebbe poi sciogliersi. Passando davanti a palazzo Marino, gli attivisti hanno accusato il Comune di Milano di essere «il paradiso del green washing».
TOMORROW IS TOO LATE ⏰#FridaysForFuture torna in piazza a #Milano per chiedere azioni concrete nella lotta alla crisi climatica e per il futuro dei giovani #3marzo pic.twitter.com/P87jzvurFM
— Mi-Tomorrow (@MiTomorrow) March 3, 2023
Fridays For Future, cori e fumogeni
Tra cori e cartelloni a favore della giustizia climatica, contro l’alternanza scuola-lavoro e contro gli stereotipi di genere, al momento gli studenti hanno proseguito secondo il percorso concordato. All’altezza della fermata della metropolitana Montenapoleone, alcuni manifestanti hanno esposto uno striscione con scritto ‘No Eni in uni’, accendendo alcuni fumogeni.
Fridays For Future, liquame contro l’ex sede Enel
Durante il corteo non sono mancati i momenti di tensione: alcuni dei ragazzi hanno lanciato liquame verso l’ex sede Enel in via Broletto. Anche in via Verdi, alcuni studenti hanno provato a imbrattare la sede di Cassa Risparmio ex Cariplo, oggi Intesa Sanpaolo, ma sono stati fermati dalla polizia. Per permettere il passaggio del corteo le strade sono state chiuse al traffico e Atm ha deviato i bus delle line 50, 57 e 61.
Fridays For Future, l’appello degli attivisti
«D’estate si soffoca, le bollette si alzano, le guerre aumentano e le persone scappano. Quando non possono muoiono come è successo già troppe volte, pensiamo a Ischia, alla Marmolada, alle Marche. Se hai sentito parlare di crisi climatica sai che questi sono i suoi effetti», hanno spiegato gli attivisti. «Se abiti a Milano sai che mancano spazi verdi, l’aria è irrespirabile, sempre più famiglie sono messe in ginocchio dalle bollette, arrivare in città è difficile e costoso. Le comunità energetiche rinnovabili vanno incoraggiate, perché abbassano le bollette fornendo energia pulita gestita dalle persone».