Sembra essere passata un’eternità da quando Bernardo Notarangelo, al secolo presidente di Milano Ristorazione, decise di dimettersi perché era stato rinvenuto un bullone in un panino. Invece è passato un anno, visto che la decisione di lasciare quella che, ad oggi, è una sedia dirigenziale rovente, è avvenuta solo il 25 marzo 2023. Da lì, però, la situazione è precipitata per Milano Ristorazione, società di proprietà al 99% del Comune di Milano che gestisce le mense scolastiche della città, ormai bersagliata da tutti i lati senza una via di scampo all’orizzonte.
Milano Ristorazione, tutti gli episodi incriminati di una gestione rivedibile
L’ultimo caso (LEGGI QUI LA NOTIZIA) che ha visto coinvolta Milano Ristorazione è scoppiato ieri, martedì 26 marzo, quando è stato rinvenuto un chiodo in un’insalata nella scuola elementare di via Ariberto. In precedenza, però, molte erano state le segnalazioni di corpi estranei rinvenuti negli alimenti forniti alle mense scolastiche: pezzi di plastica, ma anche blatte e addirittura vetro, tutto materiale che, oltre ad una palese gravità in caso i bambini dovessero inghiottirli, ha anche una sua pericolosità materiale.
La nostra fonte che ha dato il via ad un caso clamoroso: è sabotaggio?
In una nostra speciale inchiesta, che potete rileggere cliccando qui, la testimonianza che abbiamo raccolto grazie di una ex dipendente, che ha preferito, ovviamente, rimanere anonima, ha di fatto anticipato qualcosa che ora sta assumendo sempre più i contorni di una previsione tutto fuorché avventata: «Fantapolitica o no, stiamo parlando di una partecipata del Comune esposta politicamente… Sapere di questi aspetti sarebbe fondamentale per sostenere se c’è del comodo nel gettare fango su Milano Ristorazione o sul panificio. Fare saltare un contratto a una ditta è pur sempre una guerra commerciale… sleale o no che sia, questo è». Come dire: stiamo di fronte ad un possibile sabotaggio interno a Milano Ristorazione o esterno legato al fornitore del pane.
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La versione della vicesindaco Anna Scavuzzo
Sulla questione è intervenuta anche Anna Scavuzzo, vicesindaco di Milano, che ha minimizzato sulla questione dei corpi estranei nei pasti delle scuole elementari adducendo possibili scherzi di alcuni alunni, i quali avrebbero anche: «Negli ultimi giorni – dice l’assessora in una lettera alla coordinatrice delle Commissioni Mensa cittadine – si sono verificati diversi casi di ritrovamenti di corpi estranei nel cibo, che abbiamo appurato essere stati inseriti successivamente alla fase di somministrazione: abbiamo avuto segnalazioni per una lametta nella crescenza, un fermacapelli nel purè, un pezzo di plastica in una frittata e un altro in un pezzo di formaggio».
«Tutte segnalazioni che abbiamo verificato con la stessa scrupolosità di sempre, e che abbiamo appurato essere frutto di scherzi fatti da alunni, che hanno poi confermato questa versione… vorremmo condividere un impegno importante anche con i più piccoli: perché anche un banale scherzo può essere rischioso per sé e per gli altri, e il pasto è invece un momento da vivere senza alcuna apprensione».
Dichiarazioni che, però, cozzano però con quanto riferito a suo tempo dal sindaco Beppe Sala: «Non possiamo che scusarci, questi sono fatti non all’altezza della città». Chi ha ragione dei due? Tutto sembra avere le sembianze di un’ennesima puntata di una lunga, straziante, telenovela.
La parole del Sindaco Sala
«Bisogna evitare delle strumentalizzazioni, questa volta ha ragione la vicesindaca Anna Scavuzzo – ha commentato Giuseppe Sala -. Strumentalizzazioni non ci devono essere certamente da parte delle opposizioni, che speculano su questo, ma invito anche le famiglie a porre attenzione, e i ragazzi, che obiettivamente non possono fare scherzi di questo genere».
«Da qui a dire che a Milano Ristorazione va tutto bene no – ha concluso il sindaco -, ho già detto che bisogna migliorare il servizio. Ma è ridicolo anche immaginare, senza avere capito i motivi, di togliere a Milano Ristorazione il servizio».
