Sciopero 24 gennaio, ci siamo. Oggi va in scena la prima agitazione del 2024 che coinvolgerà i mezzi pubblici e a Milano metro, bus e tram Atm saranno a rischio per diverse ore durante la giornata. L’Azienda dei trasporti milanesi ha confermato la protesta e pubblicato le fasce orarie di garanzia, ma come sempre gli eventuali disagi si scopriranno soltanto nel corso della manifestazione e dipenderanno dall’adesione del personale.
Sciopero 24 gennaio: gli aggiornamenti
La situazione lungo le linee della metropolitana: dopo le 8.45 la linea M2 fa servizio tra Abbiategrasso e Cascina Gobba. Chiudono le tratte Famagosta-Assago, Gobba-Cologno, Gobba-Gessate. Il servizio continua su tutte le altre linee metropolitane e di superficie. L’intera linea riaprirà dopo le 15.
Sciopero dei mezzi a Milano
Sciopero 24 gennaio, gli orari
L’agitazione ha carattere nazionale ed è stata proclamata dalle sigle sindacali Usb Lavoro Privato e Al Cobas. A Milano la protesta sarà operativa dalle ore 00.01 alle 05.29, dalle 08.31 alle 12.29 e dalle ore 15.31 a fine servizio. I disagi riguarderanno anche la funicolare Como-Brunate, gestita dall’azienda milanese: lì lo sciopero potrebbe avere conseguenze sul servizio dalle 8.30 alle 16.30 e dopo le 19.30, fino al termine del servizio.
Sciopero 24 gennaio, le motivazioni
Le motivazioni di Usb Lavoro Privato e Al Cobas sono varie. Usb Lavoro Privato protesta per sensibilizzare su temi che vanno dalla sicurezza dei lavoratori e del servizio all’introduzione del reato di omicidio sul lavoro, passando per la necessità – rivendicata dai sindacati – di modificare l’ossessionante e vizioso criterio che, inneggiando al risparmio, vede bruciare fior di soldi pubblici attraverso appalti e subappalti ad aziende che offrono servizi di scarsa qualità e lavoro sottopagato, garantendo ad esse profumati profitti.
Salvini e lo sciopero 24 gennaio
In un periodo in cui più volte le agitazioni sono state stoppate dal ministro dei trasporti, Matteo Salvini, i lavoratori si battono per il libero esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali e per una legge sulla rappresentanza che superi il monopolio costruito sulle complicità tra le organizzazioni sindacali maggiori e le associazioni datoriali di categoria.