Il turismo è stato uno dei grandi assenti della pandemia a Milano. In questi ultimi mesi però finalmente i visitatori stranieri sono tornati, almeno in parte, sotto la Madonnina. Tuttavia i numeri positivi registrati potrebbero essere “bruciati” dalla variante Omicron.
Variante Omicron, Sala: «Mi hanno segnalato da Sea che ci sono state parecchie disdette»
Sul tema è intervenuto qualche giorno fa anche il sindaco di Milano, Beppe Sala, che ha confermato in parte le preoccupazioni legate alla variante Omicron. «È un dato molto sensibile, quello degli arrivi. Da quando è uscita la notizia sulla variante, mi hanno segnalato da Sea che ci sono state parecchie disdette – ha dichiarato nella giornata di ieri il primo cittadino -.Per fortuna c’era un buon traffico turistico sugli aeroporti. Ho verificato i dati, anche se basta una minima notizia negativa per bloccare un po’ le cose».
Ciò nonostante i numeri non destano particolare preoccupazione ed il traffico sui principali aeroporti di Milano è ancora buono. «Linate — sottolinea ancora il sindaco — è già nella giusta dimensione. A Malpensa c’è invece ancora spazio di crescita, anche se i low cost sono già vicini al 50 per cento».
E la linea 4 fino a Linate?
Il traffico aereo, nonostante la minaccia della variante Omicron, resta su buoni livelli, anche se le dimensioni pre pandemia sono ancora lontane. Proprio per questo motivo non è ancora stata inaugurata la linea della metro 4 che dovrebbe unire Linate con Dateo. «Aspetteremo la primavera per vedere se si ci saranno segnali definitivi di ripresa del traffico aereo», aggiunge il sindaco Sala un po’ sconsolato.
Milano però non ha nessuna intenzione di farsi scoraggiare dalla variante Omicron ed anche quest’anno rilancia l’offerta “Fly to Milano“, ovvero l’offerta che regala una notte in più ai visitatori che arrivano in città in aereo e prenotano almeno per due notti.
A rischio il ponte dell’Immacolata
Da un lato la variante omicron e dall’altra l’introduzione del Super Green Pass. Sono proprio loto due i principali indiziati per il crollo di prenotazioni relative all’imminente ponte dell’Immacolata.
«È un ponte lungo ma abbiamo avuto meno prenotazioni del dovuto – ha raccontato all’Adnkronos Nicola Scolamacchia, vice presidente di Assohotel-Confesercenti -. Siamo sotto del 30-40% rispetto al ponte del 1 novembre che andò partocolarmente bene registrando anche numerosi sold out. Per il ponte dell’Immacolata invece abbiamo un tasso di occupazione negli alberghi tra il 50 e il 60%».