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30. 04. 2024 14:13

Lo chef stellato Paolo Griffa a Eataly Milano Smeraldo per una cena speciale

La serata speciale sarà l’occasione per assaggiare un menu pensato per raccontare con quattro portate l’idea di cucina dello chef

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A Eataly Milano Smeraldo arriva una grande cena stellata: giovedì 11 aprile alle ore 20 ospite d’eccezione sarà Paolo Griffa, chef del Paolo Griffa al Caffè Nazionale, 1 stella Michelin ad Aosta. L’appuntamento si inserisce nel calendario di attività che Eataly dedica alla pasta, per raccontarne l’artigianalità e la biodiversità, attraverso live show di sfogline e pastai da tutta Italia, piatti dedicati nei ristoranti e cene speciali, come quella dello chef Griffa. Sarà l’occasione per vivere un’esperienza di gusto a cura di una delle figure più promettenti della gastronomia italiana di oggi.

La cucina di Paolo Griffa a Eataly Milano Smeraldo

La cucina di Griffa è un insieme di attenzione ai dettagli, creatività e gioco che vanno in scena all’interno del Paolo Griffa al Caffè Nazionale, nel cuore del centro storico di Aosta: una cucina narrativa e golosa, un momento magico in cui ricordi incontrollabili e sensazioni indescrivibili ritornano alla memoria. La cura e lo studio delle materie prime, la ricerca dell’equilibrio e la sperimentazione ludica creano una nuova e folgorante esperienza dei sensi.

Il menu di Paolo Griffa

La serata speciale a Eataly Smeraldo sarà l’occasione per assaggiare un menu pensato per raccontare con quattro portate l’idea di cucina dello chef. «Sono molto felice di questa “trasferta” a Milano, tempo di una cena, nello scenario dello splendido ristorante di Eataly. Il menù che voglio condividere con i nostri ospiti è pensato per viaggiare nel tempo e nella storia della grande cucina italia, partendo dalla Valle d’Aosta dove vivo da anni. Sarò alla guida di questo viaggio, passo dopo passo, assaggio dopo assaggio, per gustare assieme un’esperienza unica, tra emozioni e sorprese», dichiara Paolo Griffa.

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Si inizia con il Bollito misto torbato, il bollito tradizionale servito con tutti i tagli classici e il suo bagnetto verde, oltre alle cipolle di Tropea sott’aceto, che donano una nota acidula. In accompagnamento, un vaporoso di patate e un classico brodo di bue, aromatizzato con whisky torbato.

La cena prosegue con Chiocciole e Chiocciole: un piatto di chiocciole di pasta farcite con chiocciole al burro, il tutto mantecato con malva egiziana e con foglie di menta Nepetella. La pasta è quella di Felicetti, pastificio nel cuore delle Dolomiti attivo dal 1908 ed è realizzata con grano Korasan Kamut, antenato di origine mediorientale dei grani moderni, lavorato in purezza, che in cottura rimanda a sfumature vegetali di fiori eduli e frutta secca. Il formato scelto dallo chef Griffa è dalla forma originale, che permette di raccogliere più facilmente il condimento e di racchiuderlo al suo interno: perfetto per la sua idea di piatto, che vuole raccontare uno scenario vegetale tipico del bosco, ricco di sfumature di gusto.

A seguire, una tourte, pie farcita con cinghiale, pistacchi e lardo e proposta con una salsa speziata. Si conclude in dolcezza con il Soufflé Montblanc: si tratta del classico Montebianco, rivisitato da Griffa, che tra l’altro ha iniziato la sua carriera proprio partendo dalla pasticceria. La versione dello chef riprende l’impasto di marroni, che è ricoperto di zucchero al timo limone. Al momento del servizio, poi, viene versata una crema inglese al tartufo nero e adagiata una quenelle di gelato Venezuelano.

I vini di Paolo Griffa

I vini in abbinamento arrivano direttamente dalla cantina del Paolo Griffa al Caffè Nazionale, che conta oltre 1000 etichette e 3000 bottiglie. Per la cena a Eataly Smeraldo la scelta è caduta su tre proposte che raccontano il territorio valdostano: il Montmery Rosé di Grosjean, azienda di tradizione famigliare che da generazioni pratica viticoltura eroica, il Pinot Gris di Lo Triolet, realtà di Introd, in provincia di Aosta, che produce anch’essa vini di montagna, a 900 metri di altitudine e il Torrette di Feudo San Maurizio, vino che prende il nome dalla collina che domina i villaggi di Saint Pierre e Sarre. La cena ha un costo di 110 euro a persona e si può acquistare online.

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