Milletrecento persone, una sola voce. Milano ha scelto di dire basta, basta con le vittime della strada che aumentano ogni giorno di più. Sono già 20 le persone uccise dall’inizio dell’anno a causa di incidenti automobilistici nelle strade di Milano: nove pedoni, cinque ciclisti, cinque persone a bordo di mezzi motorizzati, una persona in monopattino. Un bilancio di sangue impressionante in una città che si scopre ogni giorno più insicura, sotto ogni punto di vista.
«UNA MILANO SICURA, SUBITO» 🎤📽️
Zona Ovest, Porta Vercellina angolo via Biffi: cosa vogliono i manifestanti#Bastamortiinstrada #Milano #21settembre #cittadellepersone pic.twitter.com/eweCyY6Vhg
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In 1300 per dire basta ai morti in strada e chiedere Milano Città 30
Ieri sera erano 1.300 le persone scese in piazza per far sentire la loro voce al grido di “Basta morti in strada”. Cittadine e cittadini si sono autorganizzati e si sono ritrovati in 4 luoghi della città: erano in 500 ai Bastioni di Porta Nuova, angolo via Solferino; 350 in viale Bianca Maria, angolo via Mascagni; 250 in viale Beatrice d’Este, angolo via Melegnano, e 200 in corso di Porta Vercellina, angolo via Biffi. Tutti insieme per lanciare un messaggio forte, per paralizzare una città e richiamare l’attenzione su una realtà allarmante, perché al giorno d’oggi di Milano si muore.
COSA CHIEDIAMO AL SINDACO SALA 🫵
Zona Ovest, Porta Vercellina angolo via Biffi: cosa chiedono le persone che stanno scendendo in strada al grido di #Bastamortiinstrada#Milano #21settembre #21settembre2023 pic.twitter.com/Oy6lyv0Kgf
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Milano città 30, il modello Bologna
Lo dicono anche i dati Istat, secondo cui dal 2012 al 2022 in città sono morte 470 persone per incidenti stradali e 120.000 sono le persone rimaste ferite. Di fronte a questi numeri quella di una Milano “Città 30” dev’essere più di un’ipotesi, un progetto concreto da portare avanti con la massima urgenza. È quello che hanno chiesto a gran voce anche gli organizzatori della protesta, un modello che si ispiri a quello di altre grandi città europee o – per restare sul suolo italico – di Bologna, prima grande città del Bel paese che ha istituito il limite di 30 km/h sulle strade urbane, con l’eccezione di quelle a scorrimento rapido.
AUTOMOBILISTI ARRABBIATI 📽️
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Palazzo Marino riflette su Milano città 30, ma serve agire
Quando sarà l’ora di Milano? A gennaio il Consiglio comunale aveva dato l’indicazione di procedere verso l’istituzione del limite di 30 km/h in città. Il sindaco Sala aveva raccolto l’idea ma aveva rimandato sulle conclusioni e pochi giorni fa è tornato sull’argomento: «Ci stiamo riflettendo, indubbiamente. Vorrei parlarne col mio collega Matteo Lepore, il sindaco di Bologna». Di fronte alla strage stradale che prosegue di giorno in giorno, probabilmente è ora di dare un accelerata – stavolta in senso positivo – alle riflessioni, perché di Milano si muore e questo non è accettabile.