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06. 05. 2024 07:11

RiESCo un aiuto per i più piccoli, il presidente Pazzi: «I bambini soffrono sempre di più di ansia»

Il progetto di APS La Comune previene malesseri emotivi nei piccoli in età prescolare

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Nasce a Milano RiESCo (Risposte Educative Socializzanti e Comunitarie) per prevenire i malesseri emotivi dei più piccoli. In questi tre anni si è spesso parlato degli effetti negativi sulla salute mentale che la pandemia e le sue restrizioni hanno avuto sugli adolescenti. C’è però un’altra categoria che sta soffrendo ancora della passata mancanza di contatto con i coetanei e la libertà di movimento.

Il progetto RiESCo per i bambini dai 3 ai 6 anni, Pazzi: «I piccoli hanno paura di rimanere soli»

Sono i piccoli nati durante o poco prima dello scoppio dell’emergenza sanitaria: i bambini che ora hanno dai 3 ai 6 anni. A loro è rivolto il progetto RiESCo proposto da APS La Comune in collaborazione con il Comune di Milano e la Uonpia (Unità operativa di neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza) Remo Lavalle, finanziato d Fondazione Cariplo.

L’obiettivo è proprio quello della presa in carico precoce di bambini con malessere emotivo o con fragilità psicologiche e relazionali dei municipi 6 e 7. «Lavorando all’interno della scuola Cardarelli-Massaua ci siamo accorti che molti bambini avevano grosse difficoltà di natura emotiva nella fase di passaggio dalla scuola dell’infanzia alla primaria». Alberto Pazzi, presidente di APS La Comune, spiega così le premesse della nascita del progetto.

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RiESCoDi cosa si occupa La comune?
«La comune è formata da L’APS la comune, che è attiva a Milano da oltre trent’anni con progetti rivolti ai ragazzi, agli anziani e alle persone straniere, dalla società sportiva dilettantistica, che fonde lo sport, come il judo, con progetti di crescita dei ragazzi, e dalla Fondazione La comune che si occupa di giovani adulti con disabilità che aiutiamo nel loro processo di autonomia».

Ci racconti il progetto RIESCo.
«Grazie alla rete di servizi, centri di aggregazione, oratori e scuole dei municipi 6 e 7 intendiamo captare i segnali di disagio dei più piccoli mettendo in atto una serie di azioni per prevenire il rischio di uno sviluppo atipico permanente».

In che modo?
«Attraverso l’attivazione di uno sportello pedagogico e di laboratori di potenziamento relazionale: i bambini si rapportano con coetanei che non presentano comportamenti atipici. I laboratori sono organizzati all’interno dei CAM (Centro Aggregazione Multifunzionale) che gestiamo: in via La Spezia 26/1, in via Rudinì 14, in via delle Forze Armate 318 e presso la sede de La comune in via Trivulzio, 22».

Quali sono i principali malesseri dei bambini?
«L’ansia relazionale e l’incertezza. I piccoli provano frustrazione perché sono stati tenuti lontano dai compagni, non dormono, hanno paura di rimanere soli. Quando erano chiusi in casa subivano anche le angosce della famiglia, un fenomeno che ha coinvolto tutti gli strati sociali: anche le fasce più ricche che vivono nel Municipio 7 si sono impoverite. Inoltre gli scatti d’ansia a volte possono nascondere anche problemi neurologici più importanti, acuiti da questi anni difficili».

Come si accede al progetto?
«Genitori e insegnanti possono rivolgersi al numero 3714280589 (attivo il lunedì, martedì e venerdì dalle 13.00 alle 15.00) o scrivere mail progetti@la-comune.com».

Come funziona lo sportello pedagogico?
«Serve a dare una risposta immediata alle famiglie. I nostri psicologi valuteranno se c’è bisogno di un percorso di presa in carico da parte della Uonpia. Lo sportello è in via Fornari 14, aperto su prenotazione il lunedì dalle 16.00 alle 19.00 e il venerdì dalle 15.30 alle 18.30».

E’ un modo per velocizzare l’accesso alla Uonpia?
«I servizi di valutazione neuropsicologica di un bambino in effetti hanno tempi molto lunghi, può passare anche un anno. RieSCo vuole rappresentare quel servizio che tampona la situazione in attesa che il bambino possa essere valutato dalla Uonpia».

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