La trasformazione dell’Unione Zero, area ex Falck (250.000 metri quadrati) a Sesto San Giovanni, si sta rivelando un progetto pieno di incertezze e ritardi. Questo comparto, che fa parte del più ampio sito di 1.450.000 metri quadrati, uno dei più grandi d’Europa, doveva originariamente vedere la luce nel 2015. Tuttavia, solo a luglio, dodici anni dopo la firma dei primi protocolli d’intesa, sono iniziati i lavori per la realizzazione della Città della Ricerca e della Salute, un grande polo sanitario che includerà l’Istituto dei Tumori e l’istituto Neurologico Besta.
Riqualificazione dell’area ex Falck, dubbio finanziamento
Il progetto si confronta con numerosi ostacoli finanziari e logistici. Il piano finanziario iniziale prevedeva una spesa di 450 milioni di euro, una cifra che si è rivelata insufficiente; infatti, un anno fa, il consorzio Cisar ha richiesto un’aggiunta di 150 milioni di euro. La Regione, però, ha approvato solo un aumento massimo di 50 milioni di euro. Di fronte a questa discrepanza, le parti hanno optato per un approccio flessibile, consentendo interventi finanziari regionali progressivi durante l’avanzamento dei lavori.
Riqualificazione dell’area ex Falck, la bonifica è un problema
Oltre ai problemi finanziari, la bonifica dell’area ex Falck rappresenta una sfida significativa. L’area è contaminata da oltre 10.000 metri cubi di terreno inquinato con Cesio 137, un elemento che complica notevolmente la riconversione dell’area. La conclusione dei lavori, prevista per novembre 2026, sarà seguita da un conguaglio finale, e potrebbe comportare ulteriori estensioni della concessione a Cisar o revisioni del canone se i fondi aggiuntivi non fossero sufficienti.
Riqualificazione dell’area ex Falck, studentato e palazzi privati restano in dubbio
La situazione attuale pone in rilievo le difficoltà e le complessità che caratterizzano i grandi progetti di riqualificazione urbana, evidenziando la necessità di un’attenta pianificazione e gestione finanziaria. Intanto, le comunità locali e gli investitori rimangono in attesa di vedere realizzate le promesse di rinnovamento e sviluppo, tra cui lo studentato e i palazzi privati ancora in fase di definizione.
