Parole rassicuranti, meno i dati presentati. Si è svolta stamattina, alla presenza del questore di Milano Giuseppe Petronzi, la presentazione dell’indagine di Confcommercio Milano dal titolo “Allarghiamo i confini della legalità”, diffusa oggi in occasione della nona edizione della giornata “Legalità, ci piace”.
Il fenomeno delle baby gang: le parole del questore di Milano
«Si tratta di un fenomeno diffuso e diffusivo, anche se il termine “gang” ha un significato diverso, che vuol dire rito di iniziazione, gerarchia, controllo del territorio e distribuzione dei compiti all’interno di un’organizzazione. In questo caso ci troviamo difronte a un fenomeno che non ha queste caratteristiche. Se è vero come è vero che esiste il termine “gang” associato alla protesi verbale “baby”, credo che potrebbe fuorviare. Con questo non sto minimizzando il fenomeno, anzi, è così diffusivo e poco strutturato che diventa ancora più complesso da contrastare», ha dichiarato il questore di Milano Giuseppe Petronzi.
Il fenomeno delle baby gang: l’indagine di Confcommercio
L’indagine 2022 di Confcommercio su Milano, Monza Brianza, Lodi, realizzata nella metà di marzo con i riscontri di 480 imprese ha individuato gli indicatori che possono misurare la sicurezza sul territorio: negozi sfitti (34%), atti vandalici (30%), furti negli esercizi commerciali (26%), venditori abusivi (23%), scippi e borseggi (20%), spaccio di droga (19%), baby gang (11%). E su alcuni di questi indicatori il raffronto con il 2019 è negativo: gli atti vandalici, fenomeni segnalati quest’anno dal 30% delle imprese, erano prima del Covid al 13,8%; triplicato il fenomeno delle baby gang: 11% contro il 3,1% del 2019. Inoltre, nell’indagine 2022 il 31% non ha segnalato situazioni critiche di sicurezza sul territorio.