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26. 04. 2024 11:35

Un nuovo record negativo per Milano: fanalino di coda per numero di imprese femminili

Milano maglia nera per il numero di imprese femminili sul territorio: i dati dell'ultima ricerca sul tema della leadership femminile

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Uno dei temi al centro del secondo mandato del sindaco Beppe Sala è indubbiamente la parità di genere. Un elemento che si è visto nella scelta di una giunta equamente divisa tra uomini e donne, così come nella scelta di Elena Buscemi, come presidente del Consiglio Comunale. Tuttavia se tra le mura di Palazzo Marino la parità di genere trova un’ottima applicazione, lo stesso non si può dire all’esterno. L’ultimo analisi sulla leadership femminile condotta dal Gruppo del Barba colloca Milano all’ultimo posto per il numero di imprese femminili presenti sul territorio.

Imprese femminili a Milano: sono solo il 18%

Secondo i dati a Milano le imprese femminili sul totale sono appena il 18%. Al lato opposto della classifica si piazza invece Cagliari con oltre il 40% di aziende dirette da donne. Secondo lo studio la principale difficoltà per lo sviluppo dell’imprenditoria femminile è l’accesso al credito.

«In molti casi – ha dichiarato Marco Barbieri, amministratore unico del Gruppo Del Barba, a La Stampa – le imprese femminili si finanziano in proprio o attraverso il capitale di famiglia, mentre molto scarso è l’utilizzo del credito bancario. Ancora meno il ricorso ai finanziamenti pubblici. A causa dei requisiti troppo stringenti richiesti da parte delle istituzioni bancarie, in generale, le difficoltà di accesso al credito per le imprese femminili rappresentano un forte freno alla loro crescita, quindi anche ad una minore propensione ad investire nell’innovazione».

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Secondo la ricerca la chiave di svolta per la crescita delle imprese femminili potrebbe arrivare dai finanziamenti pubblici. «Riteniamo necessario aumentare il livello generale della conoscenza sulle opportunità di finanza agevolata – ha aggiunto Barbieri -, in modo tale che si possa diffondere una cultura capace di rendere le imprese consapevoli delle potenzialità che possono esprimere attraverso un corretto utilizzo dei numerosi bandi disponibili. Si tratta di un ambito che può rappresentare una valida alternativa ai canali tradizionali del credito, troppo spesso limitati da una burocrazia troppo severa».

 

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