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19. 05. 2024 08:05

Milano, vandalizzato il cippo del partigiano Giordano Rosetta

La scoperta grazie alle segnalazioni dei cittadini del quartiere di Baggio

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L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI) di Milano, grazie alla sezione di Baggio e alle segnalazioni dei cittadini, ha denunciato un atto di vandalismo al cippo e alla corona di alloro deposti in memoria del partigiano Giordano Rosetta, martire della libertà e difensore dei valori costituzionali, fucilato dalla Legione autonoma Ettore Muti.

la corona spezzata
la corona spezzata

Milano, rovesciato il cippo e corona di alloro spezzata

Il cippo dedicato a Giordano Rosetta, situato in via Quinto Romano e simbolo del sacrificio del partigiano appartenente alla 112ª Brigata Garibaldi SAP di Baggio, è stato rovesciato e la corona di alloro spezzata. «Questo vile gesto – si legge in una nota dell’ANPI – non solo danneggia un monumento che commemora un eroe della resistenza, ma offende la memoria di coloro che hanno lottato per la libertà e la democrazia durante gli ultimi ottanta anni.

il cippo prima
il cippo prima

Giordano Rosetta: la condanna dell’ANPI e la richiesta di identificazione

L’ANPI condanna fermamente quest’azione spregevole, che attacca non solo la memoria storica, ma anche i principi fondamentali su cui si fonda la nostra società. Attraverso la voce del presidente provinciale, Primo Minelli, l’associazione chiede alle forze dell’ordine di identificare e perseguire i responsabili di questo atto vergognoso verso il cippo di Giordano Rosetta. L’ANPI Milano rimane vigile e determinata nel difendere la memoria dei nostri eroi e nel promuovere i valori di libertà, giustizia e democrazia per cui essi hanno sacrificato le loro vite».

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Chi era Giordano Rosetta

Giordano Rosetta nacque il primo giugno del 1924 da una famiglia antifascista di Abbiategrasso. Operaio cominciò da giovane la sua attività contro la dittatura fascista, rifiutandosi di partecipare ai corsi paramilitari. Militare di leva a Bolzano, dopo l’8 settembre 1943 si rifiutò di aderire alla repubblica di Salò, e rientrato a casa e iniziò l’attività antifascista clandestina nella 169° Brigata SAP Garibaldi che affiancava la 112° Brigata Garibaldi SAP di Baggio.

A seguito dei duri rastrellamenti, in risposta agli scioperi contro una vita sempre più dura, fatta di deportazioni, freddo, fame e terrore, il 29 novembre 1944 i fascisti della brigata nera Muti lo catturarono e fucilarono alla periferia di Milano, vicino a Baggio, senza nessun processo. In sua memoria l’Anpi di Baggio, in via Quinto Romano, fece erigere un cippo a suo nome, dove il 25 Aprile di ogni anno viene posata una corona in sua memoria. Il suo sacrificio è ricordato anche dalla lapide presente ad Abbiategrasso apposta sulle mura del Castello Visconteo, collocata dall’Anpi il 25 Aprile del 1946.

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