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01. 05. 2024 09:31

Via Cagni, protesta dei residenti e del Municipio 9: «Lasciati soli. Il Governo non scarichi su Milano tutte le tensioni»

La situazione è sempre la stessa. Il Municipio 9 non ce la fa più e chiede aiuto a Roma, che però sembra fare le orecchie da mercante

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Si torna a parlare della tragica situazione in via Cagni, alla periferia di Niguarda e ancora una volta, oggi, a lamentarsi e alzare una protesta che non vuole rimanere inascoltata sono i residenti della zona, i rappresentanti del Municipio 9 e non solo. L’assessore al Welfare Lamberto Bertolé spiega chiaramente che la Questura si è trovata ad affrontare il problema senza i mezzi necessari e senza «il personale adeguato in termini numerici». Dunque, in realtà, precisa: «Non è solo la Questura a essere stata lasciata sola, ma è Milano che su questi temi viene lasciata sola».

Via Cagni: al nocciolo della questione

Stando alle dichiarazioni dell’assessore al Welfare, per la situazione in via Cagni, il Comune di Milano, il Terzo Settore e la Protezione Civile avrebbero fatto tutto quello che era in loro potere. Il problema e le colpe sarebbero allora da addossare direttamente a Roma. Il nocciolo della questione, secondo Bertolè, sta nella legge Bossi-Fini che «va radicalmente cambiata a e la situazione va affrontata dal punto di una nuova legge per l’immigrazione, dei canali di ingresso al nostro Paese e i corrodi umanitari, della regolarizzazione dei percorsi di chi arriva in Italia e dei processi di integrazione».

In sostanza, il Governo non deve lasciare da sola Milano e «scaricare tutte le tensioni» sul capoluogo lombardo, concordano i meneghini e i residente della zona. Sulla stessa lunghezza d’onda è l’assessore alla Sicurezza del Municipio 9, dove ogni settimana centinaia e centinaia di migranti chiedono asilo politico, Mirko Mazzali, che sostiene: «Nessuno dice che la Questura stia lavorando male: stanno facendo il possibile con le risorse che hanno. Ma la situazione in via Cagni è, in tutta evidenza, non dignitosa». Parole che non potrebbero essere più vere.

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Il Municipio 9 inoltre, continua Mazzali, ha dato le risorse e «le attenzioni che poteva dare al quartiere nei limiti delle competenze dell’amministrazione comunale». Ma ora è il turno di Roma. «C’è un tema di ordine pubblico che non compete all’amministrazione. La Questura dovrebbe ripensare a un sistema di prenotazioni online, per esempio. Ma soprattutto deve attivarsi il governo in sostegno della città e della grave problematica che stiamo attraversando».

via cagni migranti

Via Cagni, come risolvere la situazione?

Arrivati a questo punto, la domanda che sorge spontanea è una sola: come è possibile risolvere questa situazione in via Cagni? Il senatore del Pd Franco Mirabelli ha già presentato un’interrogazione parlamentare ma, rivela: «Non abbiamo ancora ricevuto nessuna risposta». Cosa sta succedendo allora? Niente, in sostanza. «Il governo non sta facendo nulla per evitare che a Milano arrivino i richiedenti dell’intera regione. È una situazione evidentemente insostenibile a cui serve una risposta immediata per la città». spiega Mirabelli.

Insomma nessun segnale positivo e nessuna risposta arriva da Roma. Nel frattempo però ogni domenica sera è uno strazio in via Cagni. E milanesi, residenti della zona e rappresentanti del Municipio 9 hanno, ormai da tempo, chiesto confronti, proposto possibili soluzioni e avanzato richieste che però, per il momento, rimangono inascoltate. Quando arriverà il giorno in cui finalmente i cittadini verranno ascoltati e i migranti aiutati davvero? Si spera presto.

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