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29. 04. 2024 18:08

Biglietto della Lotteria a Milano, nel bar fortunato di Baggio: «Il vincitore è qui tra noi»

I 5 milioni della Lotteria sono stati vinti a Baggio. Il titolare del Bar Valdagno, travolto dalla popolarità: «Sono contento che il biglietto sia stato venduto nel quartiere, ma la nostra vita certo non cambia»

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I 5 milioni del primo premio della Lotteria Italia sono piovuti tra le vie di Baggio, uno dei quartieri più popolari di Milano, alla periferia ovest della città. Poco lontano dalla tangenziale, tra il capolinea Bisceglie della linea 1 della metropolitana e il Parco delle Cave, si snoda a forma di “S” la piccola via Valdagno, che più di cinquant’anni fa ha dato il nome al bar di quartiere che al prezzo di 5 euro ha venduto il biglietto della Lotteria vincente.

Il Bar Valdagno si affaccia con la porta d’ingresso su una piccola area verde che dà su via delle Forze Armate, che con il civico 212 ne stabilisce l’indirizzo ufficiale. Fuori dal bar, tre tavolini di plastica verde scuro sono coperti da una piccola tettoia di lamiera che corre lungo tutta la costruzione a un piano che, dopo il bar, annovera anche una farmacia, un negozio di allarmi, una rivendita di kebab, un’orologeria, un minimarket, un’agenzia immobiliare e un negozio di riparazione computer.

Esercizi che raccontano una vita tranquilla di quartiere, dove è piombata come un fulmine a ciel sereno la notizia della vincita milionaria e il suo seguito immediato di telecamere a indagare il luogo che ha regalato il paradiso a qualche illustre sconosciuto. Luigi Stella, il titolare del Bar Valdagno, dopo essere stato travolto dalla stampa il giorno dopo l’annuncio, ha già esaurito la voglia di raccontare, ma non si sottrae alle domande che anche Mi-Tomorrow gli pone.

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Biglietto della Lotteria a Milano, parla il titolare del Bar Valdagno

Luigi Stella
Luigi Stella

Un’idea di quanti biglietti ha venduto quest’anno?
«No, non li contiamo, li ordiniamo e basta. Tutt’ora non ho neanche guardato, in questi giorni ho avuto tremila cose da fare».

Voi avete delle incombenze relative alla vincita? Dovete fare qualcosa?
«No, in questo caso la vincita è così grossa che si va direttamente in banca, dal notaio o da chi per esso. Siamo bypassati da questo punto di vista».

Da quanto tempo avete questo bar?
«Da 50 anni, è di famiglia, ce lo tramandiamo».

È aumentata l’affluenza dal 6 gennaio?
«Sinceramente no, domenica abbiamo lavorato mezza giornata, oggi neanche… la cosa è ancora troppo fresca».

Avete un’idea di chi possa essere il vincitore?
«Uno del quartiere, perché i nostri clienti abitano tutti da queste parti».

Vi piacerebbe che fosse qualcuno in particolare?
«Come fai, sarebbe troppo bello saperlo, ma di sicuro è qualcuno del quartiere, su quello non ci piove».

Meno male, magari è andato a qualcuno che ne aveva bisogno?
«Quella è l’utenza».

Avete festeggiato anche voi in qualche modo?
«Neanche più di tanto, perché io non ho vinto niente. Certo, sono contento per quello che ha vinto, fa piacere che il biglietto della lotteria sia stato acquistato qui».

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