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01. 05. 2024 03:19

Sapevi che a Milano esiste una Casa di Riposo per musicisti?

La struttura, nata per volontà di Giuseppe Verdi, è nota anche come “Casa Verdi”. I primi ospiti vi entrarono dopo la morte del Maestro, nel 1901

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A Milano, in piazza Buonarroti, al numero civico 29, sorge dal 1899 un importante edificio in stile neogotico nato grazie a niente di meno che Giuseppe Verdi: è la Casa di Riposo per musicisti. È un unicum in tutta Italia. All’interno soggiornano cantanti e artisti che hanno superato i 65 anni di età e non solo. Tutti gli ospiti hanno in comune una particolare grande passione: quella per la musica. Una passione che, in passato, è stata anche un lavoro. Quando si passa in questa zona della città è impossibile non notare l’edificio. Ma ciò che lo rende speciale è proprio il fatto che ospita musicisti e musiciste “in pensione”.

Casa Verdi a Milano, ovvero la Casa di Riposo per musicisti

Fondata il 16 dicembre del 1899 la Casa di Riposo per Musicisti – Fondazione Giuseppe Verdi (questo è il suo nome completo) all’esterno si presenta come una grande struttura in stile neogotico. A crearla fu l’architetto Camillo Boito, fratello del noto letterato e musicista Arrigo, nonchè grande amico di Giuseppe Verdi. Fu proprio per volontà di quest’ultimo che nacque la Casa, tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo.

Tutto ebbe inizio appunto da un forte desiderio del Maestro di Busseto, il quale dedicò gli ultimi anni della sua vita alla nascita di tale edificio. Possiamo insomma sostenere che questo è stato l’ultimo grande capolavoro del celeberrimo musicista, scomparso all’età di 88 anni nel 1901 a Milano. La volontà di Verdi era quella di dare vita ad un luogo in grado di «raccogliere e mantenere persone dell’uno o dell’altro sesso addette all’Arte Musicale, che siano cittadini italiani e si trovino in stato di povertà». E così fece.

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La Casa di Riposo per musicisti, nota anche come Casa Verdi, nel corso degli anni ha ospitato intere generazioni di musicisti e non solo quelli più anziani. Per favorire gli scambi e per creare un ambiente vivace e al passo coi tempi, la Fondazione ha esteso l’ospitalità anche a giovani studenti di musica meritevoli e bisognosi che frequentano scuole all’interno della città di Milano.

Casa di Riposo per musicisti
Ritratto di Giuseppe Verdi, Giovanni Boldrini, 1886 (Fonte: Wikipedia)

Oggi la Casa non è solo una struttura da ammirare per la sua bellezza e la sua particolarità, ma è anche soprattutto un grande pezzo di storia. L’edificio inoltre è visitabile, con accesso libero e gratuito. Entrare qui è come entrare in un luogo magico. Musica, arte e cultura si respirano in ogni angolo. Poi svolge un’importantissima funzione sociale.

Non è un caso che lo stesso Giuseppe Verdi abbia definito questa Casa la sua «opera più bella». In una lettera scritta all’amico Giulio Monteverde, il compositore raccontò di aver fatto costruire a Milano una struttura «per accogliervi i vecchi artisti di canto non favoriti dalla fortuna, o che non possedettero da giovani la virtù del risparmio. Poveri e cari compagni della mia vita!».

Com’è fatta la Casa di Riposo per Musicisti?

Su richiesta esplicita del Maestro, la Casa venne inaugurata dopo il suo decesso. I primi ospiti furono nove signori che entrarono il 10 ottobre 1902 (il giorno di nascita di Verdi). Nel tempo vi hanno soggiornato direttori d’orchestra, coristi, cantanti, coreuti, docenti e tanti altri professionisti ancora. Come indicato dal compositore nel testamento, il capitale dei diritti di autori delle sue opere è stato destinato al mantenimento della struttura.

L’ambiente all’interno è tipicamente ottocentesco. Ci sono ampie finestre e grandi spazi con i mobili che ricordano quelli di una volta, dal sapore antico e familiare. Tutto è curato nei minimi dettagli affinché gli ospiti si sentano a proprio agio e trovino conforto. Ci sono poi suoni di pianoforte, di violino e di organo che risuonano per i corridoi. Ovviamente non possono mancare gli strumenti musicali che permettono ai musicisti e alle musiciste di continuare a coltivare il loro rapporto attivo con la musica.

Gli ospiti della struttura poi si possono dedicare a tante altre attività come la pittura, il taglio e cucito, il ricamo, i giochi di carte e chi più ne ha più ne metta. La Casa di Riposo, tramite la Fondazione Casa dei Musicisti – l’ente che gestisce l’attività socio-sanitaria e assistenziale – vuole non solo curare i propri ospiti (grazie alla presenza di personale specializzato), ma anche stimolarli in continuazione, facendoli vivere in un rapporto di continuità con il proprio passato.

Infine, quello che non tutti sanno è che annessa alla Casa vi è una cripta nella quale riposano lo stesso Maestro e la moglie Giuseppina Strepponi.

Casa di Riposo per musicisti
La Cripta di Giuseppe Verdi a Milano (Fonte: Wikipedia – Paolobon140)

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