«L’attacco mediatico e politico verso gli occupanti del Severi Correnti rischia di avere il potere di compromettere inesorabilmente la pratica dell’occupazione scolastica, che già da tempo arranca nel ritrovare e riprendere la sua forza nelle lotte sociali», è quanto scritto nel comunicato del collettivo Severi del Correnti, l’istituto milanese occupato per tre giorni con un pesante bilancio di danni quantificati in 70mila euro.
Collettivo del Severi Correnti: Domani 14 febbraio tutti davanti all’ingresso dell’istituto
Ieri 12 febbraio il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha visitato l’istituto, dicendosi favorevole alla bocciatura per gli studenti che occupano e danneggiano gli ambienti scolastici. Il collettivo del Severi Correnti nella nota chiede «una presenza solidale» domani 14 febbraio alle 14.00 davanti all’ingresso dell’istituto di via Alberti, un presidio per «rompere la bufera mediatica e difendere le pratiche di autogestione» nel giorno in cui «più di 50 studenti della nostra scuola verranno interrogati, uno ad uno, per identificare pochi colpevoli e poi punirli».
Collettivo del Severi Correnti accusa la scuola: «Risposte repressive, intenti provocatori»
Il collettivo attacca anche la dirigenza scolastica perché «gli occupanti sono stati denunciati ancor prima che l’occupazione vedesse il suo corso. Le prime risposte repressive a la dubbia interpretazione dell’occupazione hanno messo in luce fin da subito gli intenti provocatori dell’istituzione scolastica».
