Sono novità importanti quelle che arrivano attorno al futuro della scuola King di Milano, chiusa ormai dal 25 settembre scorso in seguito al crollo del tetto. In attesa che arrivi il progetto definitivo riguardante i lavori di ristrutturazione della struttura da parte dell’azienda appaltatrice, quello che emerge è che difficilmente gli alunni rientreranno in classe prima del 2025.
Scuola King di Milano, cos’era successo lo scorso 25 settembre
Lo scorso 25 settembre 2023 era avvenuto il distacco parziale di un sottotetto all’interno di un’aula della scuola primaria Martin Luther King di Piazza Santa Maria Nascente, 30, nel Municipio 8, all’altezza della fermata della linea rossa della metropolitana di QT8. Immediatamente chiamati in causa, i Vigili del Fuoco avevano al tempo dichiarato l’edificio temporaneamente inagibile a causa di un’estesa infiltrazione d’acqua, presumibilmente causata dalle intemperie dello fine settimana precedente che si erano abbattute sulla città di Milano. Da lì erano partite le proteste da parte dei genitori degli alunni, costretti a portare i propri figli presso la scuola di via Dolci dal 28 settembre per potergli permettere, ovviamente, di proseguire gli studi.
I lavori di ristrutturazione presso la scuola King di Milano
Da lì si è mossa subito la politica locale, su tutti la presidente del Municipio 8 di Milano, Giulia Pelucchi, e il consigliere comunale Enrico Fedrighini, che hanno cercato di comprendere eventuali tempi necessari per rendere la scuola nuovamente agibile. Scartata l’ipotesi di un intervento tampone, per poter permettere agli studenti il rientro a scuola dopo una dichiarazione di agibilità della stessa e la sua messa in sicurezza, sono stati confermati i diciotto mesi necessari per i lavori, secondo quanto raccolto dalla redazione di Mi-Tomorrow: «Monitoreremo costantemente l’andamento dei lavori. – le parole di Giulia Pelucchi ai nostri microfoni – Riaprire il prima possibile questa scuola di quartiere é per noi una priorità. É importante che su temi così delicati si seguano le comunicazioni ufficiali del comune centrale altrimenti si rischia di creare confusione e disattendere aspettative. Il QT8, comunque, non può prescindere dalla sua scuola elementare e faremo tutto ciò che é nelle nostre possibilità affinché non si perda un solo attimo».
L’obiettivo è non far morire la scuola
Ovviamente i tempi dei lavori saranno da confermare una volta che verrà presentato il progetto definitivo, ma questi non dovrebbero comunque discostarsi molto dai diciotto mesi già preventivati. Periodo che, se rispettato al netto di eventuali allungamenti di tempi ad oggi ovviamente non pronosticatili (maltempo su tutti), permetterebbe agli studenti di rientrare in classe verso la primavera del 2025 (marzo/aprile). È chiaro che, in questo momento, l’obiettivo finale è portare a casa il risultato, offrendo nuovamente la struttura a genitori e studenti il prima possibile. Perché in gioco c’è la sopravvivenza della scuola stessa: diciotto mesi di allontanamento dal plesso scolastico potrebbe portare molte famiglie a decidere di spostare i propri bambini in altre strutture, con il conseguente svuotamento delle classi.