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20. 04. 2024 08:58

La lettera di Carlo Cracco: «Cara Milano, sei ancora capofila dell’evoluzione»

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Avevi raggiunto livelli di eccellenza e allure mai toccati prima da vari punti di vista, per esempio a livello di turismo e indotto. Expo lasciò un’eredità preziosa, ora il Covid-19 ha temporaneamente bloccato questa bellissima corsa, ma speriamo di poter presto tornare a farlo. Avevamo creato l’associazione italiana degli Ambasciatori del gusto, realtà che raggruppa tanti colleghi uniti dalla volontà di divulgare l’identità, la storia e la sensibilità italiane attraverso la passione e il lavoro e che sarà importante anche nel futuro prossimo. La mente va ai tanti passi in avanti fatti dal punto di vista dell’accessibilità al cibo: Milano ha sempre cercato di essere inclusiva e generosa ed Expo ha dato un’ulteriore spinta in questa direzione. Basti pensare, ripeto, al livello raggiunto da Milano sotto tante etichette, in primis a proposito della riscoperta e della valorizzazione del suo enorme patrimonio e potenziale, anche sul fronte della ristorazione. Il futuro sarà senz’altro durissimo, dobbiamo imparare la lezione: il settore va rafforzato e reso in grado di affrontare scenari di questo tipo in futuro. Va creata una ristorazione migliore e diversa: il ristorante non si fa con le distanze, ma con la sicurezza. Per tornare alla normalità serviranno almeno un paio di anni, è inutile nasconderselo: nulla sarà come prima e le difficoltà saranno tante, ma sono convinto che riusciremo a ripartire, rimboccandoci le maniche e sfruttando tutta l’esperienza, la creatività e la forza di volontà di cui siamo capaci. Abbiamo scoperto il delivery, che è una componente importante, ma non può essere la risposta alla crisi. Diverso e più generale è il capitolo che riguarda il mondo digitale, una delle sfide future per far conoscere il nostro cibo ovunque nel mondo, superando la dimensione della presenza fisica. Ipotizzando un verosimile calo di turisti e di frequentatori dei ristoranti, può essere una chiave di ripartenza. È nell’indole di questa città essere la capofila dell’evoluzione, della modernità, dello sviluppo, ma anche dell’inclusione e del recupero. Milano va ricostruita, ancora più bella e forte di prima, per essere un faro per l’Italia e il mondo intero.

Carlo Cracco, Chef stellato

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