Negramaro, Elodie, Gemitaiz, Alex Gaudino, Club Dogo, Guè Pequeno, J-Ax, Fedez: sono solo alcuni degli artisti prodotti da Jason Rooney, doppio platino con la banda di Sangiorgi e reduce dalla fortunata Cerotti, portata al successo dai Tiromancino.
Ti abbiamo visto in tour con Arisa, protagonista alla consolle. Quanto ti manca?
«Moltissimo. Essere in tour ti dà energia e tanta motivazione. E poi conferma quello che sei, grazie al riscontro diretto con il pubblico. Spero si possa tornare a vivere la musica, come intendo io».
Il doppio platino di Amore che torni è uno dei tuoi più grandi successi, ottenuto con i Negramaro. Che cosa ha rappresentato per te?
«Considero Giuliano (Sangiorgi, ndr) un genio. Essere in studio con lui e Andro ha generato un incredibile scambio di idee. Da fan dei Negramaro, poi, credo che Amore che torni sia uno degli album più belli della loro carriera».
Risale a oltre un anno fa l’inizio della collaborazione con Federico Zampaglione e Virgin Records Italia. Com’è nato tutto?
«Luigi Sarto aveva scritto un testo, chiedendomi se avessi potuto trasformarlo in musica. Ho coinvolto Camilla Capolla, bravissima autrice e melodista. La sera stessa avevamo già consegnato il provino del brano a Federico. Mi chiamò dicendomi che avevamo realizzato un capolavoro. Così è nato Finché ti va».
Hai prodotto anche Qualcosa di me di Arianna Gianfelici, artista da poco uscita dalla scuola di Amici.
«Credo molto nei giovani che sono il presente e che hanno in mano il futuro della musica. Sono in continua ricerca di nuovi talenti».
Li cerchi a Milano?
«Beh, a Milano sono nato e cresciuto: è una città in continua evoluzione».
Posto del cuore?
«L’Arco della Pace, fra locali per fare l’aperitivo, ascoltare musica e vivere all’aperto. Ritorneremo alla normalità, ne sono certo».