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26. 04. 2024 15:51

Damelo, ciclone Mad Simon: «Il lockdown mi ha restituito alla musica»

Con Damelo Mad Simon “sogna” l'estate: «Nonostante tutto, noi artisti sopravviveremo»

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Nato nei primi giorni di quarantena come speranza di un’estate tutta da vivere, Damelo è il titolo del nuovo singolo di Mad Simon, un energico reggaeton che segna un nuovo passo per la carriera del cantautore – all’anagrafe Simone Squillace – di origini calabresi, ma ormai adottato da Milano.

 

Mad Simon presenta “Damelo”

Simone, che bilancio ti senti di fare di questi mesi?
«Ho passato un momento iniziale di riflessione al quale ne è seguito uno di incognite sul futuro, ma reagire è da sempre la mia natura. Ho ripreso in mano la musica dopo un paio d’anni di blocco trovando la passione di un tempo, quella che mi aveva rapito e cambiato la vita».

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Cosa pensi del futuro dell’industria musicale italiana?
«La questione è più scottante di quanto si possa pensare. La sopravvivenza degli artisti si basa sulle esibizioni dal vivo, il mercato discografico e il boom di streaming sulle piattaforme digitali non pagano. Questo periodo ha solo fatto riemergere problematiche già esistenti da tempo».

Come si potrà “sopravvivere” all’estate?
«Forse torneremo ad ascoltare la musica e non solo a “sentirla”. Gli eventi saranno sicuramente pochi, con meno pubblico e, quindi, con molto meno guadagno. Non ho in mente una soluzione, ma di una cosa sono certo: la musica sopravviverà».

Anche attraverso la conferma del reggaeton?
«Di positivo c’è il fatto che gli artisti del nostro Paese hanno saputo sperimentare. C’è chi lo fa per amore, chi per esigenza di mercato. Credo che il bene dell’industria passi dalla felicità dei suoi “operai” e ci sono tantissimi artisti che meriterebbero davvero più spazio e visibilità».

Il tuo rapporto con Milano?
«Sono un recente emigrato calabrese che aveva ammirato Milano per anni solo per brevi periodi. Me ne sono subito innamorato, non ci sarebbe stata altra meta in Italia che avrei scelto per vivere. Non mi ha mai deluso: sono davvero grato delle opportunità che mi ha dato e delle persone che ho incontrato qui».

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