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29. 04. 2024 15:38

Mostre a Milano: realismo pop

Tre obiettivi del contemporaneo tra satira, moda e provocazione

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Per le mostre a Milano di questa settimana abbiamo lo sguardo innovativo di Daniele Tamagni che ha mescolato fotogiornalismo, fotografia di strada e moda in uno stile diventato la sua cifra caratteristica approda per la prima volta, in una personale, a Milano. Juergen Teller è noto per i suoi schietti ritratti di personaggi celebri, gli editoriali di moda provocatori e le originali campagne realizzate per vari stilisti. Attraverso un percorso dentro i progetti più noti, l’inedito stile documentario che da oltre cinquant’anni caratterizza il linguaggio del fotografo inglese Martin Parr diventa cartina di tornasole per osservare la società contemporanea e le sue contraddizioni.

Mostre a Milano: Daniele Tamagni style is life

Palazzo Morando ospita la prima grande retrospettiva di Daniele Tamagni, fotografo milanese, prematuramente scomparso nel 2017 a 42 anni, vincitore di prestigiosi premi internazionali, come il Canon Young Photographer Award nel 2007, l’ICP Infinity Award nel 2010 e il World Press Photo Award nel 2011. 90 fotografie, tra cui alcune del tutto inedite, dove, grazie alla sapiente regia delle curatrici, viene offerta una panoramica dei suoi lavori più importanti: i sapeurs congolesi della SAPE (Società degli Animatori e delle Persone Eleganti), anche conosciuti come i “dandy” di Bacongo, quartiere di Brazzaville nella Repubblica del Congo. Il percorso presenta poi i metallari del Botswana, un progetto del 2012, nel momento in cui il movimento afrometal era al suo culmine.

Ritroviamo la sinfonia di tessuti variopinti nei costumi tradizionali delle lottatrici boliviane, le cholitas, progetto premiato dal World Press Photo. E, ancora, fotografia di strada con protagoniste le giovani crew urbane di Johannesburg originate in un contesto politico fortemente repressivo, laddove la moda, ancora una volta, offre una forma di appartenenza. Segue la sezione dedicata alla settimana della moda di Dakar, dove Tamagni catturò la spontaneità nei backstage delle sfilate e nei laboratori in Senegal. Completa l’esposizione una sezione con i lavori dei primi tre vincitori del Daniele Tamagni Grant istituto dalla fondazione che, oltre a valorizzare l’eredità artistica del fotografo, si propone di testimoniare il suo legame con l’Africa, sostenendo la formazione di fotografi emergenti.

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Palazzo Morando|Costume Moda Immagine
Via Sant’Andrea, 6
Fino al primo aprile 2024
Info e orari: costumemodaimmagine.mi.it

 

Mostre a Milano: I need to love

Mostre a Milano
 

Triennale Milano presenta la mostra Juergen Teller i need to live, proveniente dall’esposizione al Grand Palais Éphémère di Parigi che si è conclusa lo scorso 9 gennaio: si tratta della più ampia retrospettiva mai realizzata del lavoro del fotografo tedesco che attraversa la sua produzione creativa, dalla prima metà degli anni Novanta ad oggi. Da quando si è fatto conoscere nella Londra dei primi anni Novanta, Juergen Teller ha prodotto anche importanti opere personali in cui esplora se stesso, la sua famiglia, le sue radici e la sua identità. i need to live, realizzata con il supporto di Saint Laurent by Anthony Vaccarello, presenta oltre 1000 opere e riunisce sia lavori personali sia opere su commissione, immagini note e delle nuove serie fotografiche, oltre a video e a installazioni.

Con le sue immagini uniche, Teller celebra l’importanza di essere vivi, riconoscendo al contempo la fragilità dell’esistenza umana. Il titolo della mostra, i need to live, si riferisce alle sensazioni di Teller a fronte degli incidenti esistenziali che hanno segnato la sua vita in modo tragico. L’artista affronta questi temi nello stesso modo in cui pratica la fotografia, con uno stile diretto e realistico, del tutto personale. Il progetto architettonico della mostra è stato affidato a 6a architects, che ha progettato lo studio fotografico dell’artista a West London. La loro conoscenza della pratica di Teller ha ispirato il progetto di allestimento creando singoli settori all’interno dello spazio espositivo.

Triennale Milano
viale Alemagna, 6
Fino al primo aprile 2024
Info e orari: triennale.org

 

Mostre a Milano: Martin Parr. Short & sweet

Mostre a Milano
 

Oltre 60 fotografie selezionate dall’autore insieme all’installazione Common Sense composta da circa 200 scatti e un’intervista inedita, per ripercorrere la carriera di uno dei più famosi fotografi documentaristi contemporanei. Martin Parr, uno dei fotografi documentaristi britannici più affermati del nostro tempo, approda al Museo delle Culture. Tante le sezioni: si parte con la serie The Non-Conformists, immagini in bianco e nero scattate dal 1975 al 1980 da un inedito e ispirato Parr. Si prosegue con l’ultimo progetto in bianco e nero, Bad Weather, realizzato tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli ’80. Il primo progetto a colori di Parr è The Last Resort (1982-85), amaramente ironico reportage condotto sulle spiagge di Brighton, sobborgo balneare di Liverpool, nella metà degli anni ’80.

Negli anni Novanta lo sguardo di Martin Parr si rivolge allo strano universo del turismo di massa. Small World (1989 – 2008) riguarda la volontà di Parr di condurci in molti tra i siti più frequentati, mostrando la differenza tra la mitologia idealizzata del luogo e l’“uso” che il turista fa del luogo stesso. Insieme al turismo c’è poi il tema del ballo con la serie Everybody Dance Now (1986 -2018). probabilmente la forma di espressione più democratica. Con la serie Establishment (2010 – 2016), Parr prosegue il grande progetto di fotografare l’establishment britannico, le élite che governano il Paese e i loro rituali, rendendo sorprendente ciò che è ovvio, reinventando i cliché dell’“inglese”, trasformandoli in rivelazioni provocatorie. Infine, la serie Life’s a Beach (2013) con scatti provenienti dalle spiagge di tutto il mondo.

MUDEC
Via Tortona, 56
Fino al 30 giugno 2024
Info e orari: mudec.it

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