Arriva al Teatro Menotti Destino di clown, il nuovo spettacolo di David Larible riconosciuto universalmente come uno dei clown più famosi al mondo, che quest’anno ha festeggiato il 50° anniversario di una carriera ricca di premi e soddisfazioni.
David Larible torna al Menotti
Cosa possiamo anticipare di questo spettacolo?
«Racconto la storia di un uomo che ha bisogno di lavorare e si presenta a un casting. Si rende disponibile a fare qualsiasi cosa chieda il direttore di produzione dal giocoliere al cantante, dal musicista al ballerino. Mostra come l’essere umano, soprattutto nei momenti di bisogno, riesce a reiventarsi e adattarsi».
Come è cambiato il mestiere del clown in questi 50 anni?
«Si è evoluto rimanendo sempre lo stesso. Sembra un’assurdità ma è così. Bisogna mantenere l’anima e lo spirito puro del clown, ma, essendo un comunicatore, anche adattarsi al tempo che passa».
Lei ha girato il mondo coi suoi spettacoli, la risposta del pubblico è universale?
«Sì, ma dobbiamo saperci adattare al Paese che ci ospita. In Cina non ridono delle stesse cose che fanno ridere gli spagnoli, ogni cultura è diversa. Il clown deve essere camaleontico e trasformarsi a seconda dell’ambiente che ha intorno».
C’è differenza tra uno spettacolo al circo e uno a teatro?
«Molta. A teatro hai il vantaggio di avere tutto il pubblico davanti a te, al circo invece ti vedono anche da dietro, devi riuscire a comunicare con tutto il corpo. Il circo poi è più dispersivo ed è facile distrarsi. Dall’altro lato a teatro devi essere molto accurato perché lo spettatore nota ogni tuo movimento».
È difficile essere un clown?
«La clownerie è forse una delle arti più difficili da insegnare nelle scuole di circo. Contano molto il talento, l’istinto e l’improvvisazione».
Cosa risponde ai bambini che vogliono fare il clown?
«Che è una cosa bellissima. Penso che per ogni bambino che vuole fare il clown ci sarà un soldato in meno».
Dal 5 all’8 gennaio
Teatro Menotti
Via Ciro Menotti 11, Milano
Biglietti: da 21,50 euro su teatromenotti.org