Erano circa duecento persone riunite in piazza della Scala a Milano per partecipare alla manifestazione organizzata dall’associazione Ponte Atlantico e dalla Comunità dei Russi Liberi in segno di protesta per la morte del dissidente russo Alexey Navalny defunto mentre era detenuto in carcere in Siberia. Presenti al corteo gli esponenti di differenti forze politiche +Europa, del Partito Democratico, di Fratelli d’Italia e della Lega.
Morte Navalny, Litta Modignani, coordinatore di Ponte Atlantico: «Assassinato da Putin»
Alessandro Litta Modignani, coordinatore di Ponte Atlantico, ha preso la parola durante l’evento, dichiarando: «Navalny è stato assassinato e Putin è il mandante che l’ha ucciso. Questo mentre era ingiustamente detenuto in carcere perché lottava per la libertà e la democrazia in Russia. Questo è un momento difficile per la democrazia. Putin lancia la sua minaccia a tutta Europa e saremo chiamati in causa comunque, la morte di Alexey ci interpella».
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Morte Navalny, «Putin minaccia l’Europa»
I manifestanti hanno esibito cartelli con la scritta «Putin minaccia tutta l’Europa», e la piazza si è illuminata in un commovente omaggio ad Alexey Navalny, quando i partecipanti hanno acceso le luci dei loro telefoni contemporaneamente.
«BASTA AI CRIMINI RUSSI» 📽️
Maria Mikaelyan della Comunità dei Russi liberi durante la manifestazione contro la morte del dissidente russo Alexey Navalny defunto mentre era detenuto in carcere in Siberia ⤵️#milano #19Febbraio #Navalny pic.twitter.com/Y3Q0xbDIjJ
— Mi-Tomorrow (@MiTomorrow) February 19, 2024
Morte Navalny, non c’è peggiore complicità che il silenzio
Alla manifestazione ha preso parte anche l’ex magistrato Armando Spataro, il quale ha sottolineato l’importanza di essere presenti in piazza, dichiarando: «Essere qui in piazza è importante per tutti i cittadini. Non c’è peggiore complicità che il silenzio».
Una mozione per intitolare la via del consolato russo a Navalny
Nel frattempo, i Riformisti di Milano, rappresentati dai consiglieri Gianmaria Radice, Giulia Pastorella e Carmine Pacente, hanno presentato una mozione al Consiglio comunale per intitolare la via del consolato russo al dissidente, come segno di solidarietà e riconoscimento per il suo impegno a favore della libertà e della democrazia.