E’ ora di dire basta agli stupri a Milano. Davanti all’Alcatraz, il famoso locale fuori dal quale lo scorso weekend è stata violentata una stendentessa, è andato in scena quello che è stato definito un presidio arrabbiato, voluto dal Coordinamento dei Collettivi con la collaborazione di Non Una di Meno. In attesa delle prossime manifestazioni dell’8 marzo e non solo, ragazzi e ragazze hanno fatto sentire la loro voce.
Davanti all’Alcatraz è andato in scena quello che è stato definito un presidio arrabbiato, dopo l’ennesimo stupro a Milano 🎥 pic.twitter.com/YqmFdO7ZVh
— Mi-Tomorrow (@MiTomorrow) February 27, 2024
Stupri a Milano, il presidio
La manifestazione era stata preannunciata sui social con queste parole: «Se toccano un*, rispondiamo tutt*! Combattiamo stupri, violenze, femminicidi e transicidi. La colpa non é nostra. Gli stupratori sono loro. Stupratore é il ragazzo che ha stuprato fisicamente.
Stupratori sono locali come l’Alcatraz, che hanno regolamenti come per esempio Far entrare gratis solo le ragazze: può sembrare un gesto innocuo ma non lo è».
Stupri a Milano, la manifestazione
«Diventiamo solo un ammasso di carne e ossa usato per attirare uomini. Questo modello di socialità e divertimento alimenta la cultura della violenza. Nessun* di noi starà zitt* davanti all’ennesima notizia di stupro. SE TOCCANO UNA TOCCANO TUTT*», terminava il post, in cui si dava poi appuntamento all‘8 Marzo per il corteo alle 9:30, in largo Cairoli.
Stupri a Milano, i precedenti
Il 4 febbraio scorso una ragazza di 21 anni, anche lei a Milano nell’ambito del progetto Erasmus, era stata aggredita, buttata a terra, molestata sessualmente e derubata del cellulare, in via Pompeo Leoni dopo aver trascorso una serata con delle amiche ai Magazzini generali, un locale di via Ripamonti.