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30. 04. 2024 07:16

Le sorelle Repetto: «L’unione ci fa più forti»

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Due sorelle e una sola passione in comune, la pallanuoto: quest’anno nella rosa della Kally Nc Milano, che torna in vasca domani a Padova dalle 18.00, ci sono anche le sorelle Repetto, la 25enne Laura e la 19enne Anna, provenienti da Varese. Uno sport «di famiglia». E non solo tra sorelle.

Quando avete iniziato a giocare?

Laura: «Io e mio fratello Paolo abbiamo cominciato ad andare in piscina, a Varese, seguendo i nostri cugini. Quando loro sono passati alla pallanuoto, li ho seguiti anch’io: nel frattempo portavo avanti anche il basket, che poi ho abbandonato».

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Anna: «Anch’io, come mia sorella Laura, mentre giocavo a pallanuoto ho portato avanti ginnastica artistica, ma alla fine ho scelto la piscina. Un affare di famiglia».

Che effetto fa giocare in squadra con tua sorella?

L: «È uno stimolo in più: sono più grande, ed esperta di lei e per questo devo farmi trovare pronta sempre. Per lei sarà molto difficile quest’anno perché il gap tra la Serie A2 e la Serie A1 è molto alto: il gioco è più veloce, i giocatori hanno maggiore esperienza, ma Anna se la sta cavando bene».

A: «Sono molto felice perché mi ha aiutato ad ambientarmi e ad entrare in sintonia con le altre. Arrivo dalla Serie A2 giocata a Como per 4 anni e il gap con la serie maggiore si sente: grazie a lei, ho trovato un punto di riferimento».

È la vostra prima esperienza in A1?

L: «Ho debuttato già in prima liceo, a 14 anni, quando ero nell’under 15 a Varese. Dopo la retrocessione della prima squadra, ho giocato a Bergamo e poi 5 anni a Firenze, dove ho finito il liceo e mi sono laureata in scienze infermieristiche».

A: «Per me sì: dopo Varese, sono stata ingaggiata dalla Como Nuoto e qui ho giocato sempre in A2. Per me è un sogno che si realizza».

Cosa vi invidiate a vicenda?

L: «Anna, essendo un attaccante di ruolo, ha un tiro potente e preciso che a me manca».

A: «Lei, data la sua maggiore esperienza Oltre al ruolo che ricopre come marcatore del boa, è molto più brava a difendere».

Cosa fate quando non giocate a pallanuoto?

L: «Sono infermiera e da due anni lavoro all’ospedale di Varese».

A: «Quest’anno ho iniziato economia all’Università Cattolica: sto studiando gestione aziendale, la prima serie di esami è già andata molto bene».

Come fate a conciliare tutti gli impegni?

L: «Il mio caposala mi viene incontro e mi lascia sempre libero il sabato di gara. E, se sono fortunata, riesco ad allenarmi tre-quattro volte alla settimana con la squadra la sera. In generale, mi alleno tutti i giorni dal lunedì al venerdì».

A: «La mattina frequento le lezioni in università, mentre il primo pomeriggio, dopo pranzo, mi alleno insieme alla squadra di nuoto per recuperare l’allenamento. La sera sono sempre a Mecenate con la squadra».

Sabato scorso avete vinto alla Saini contro il Bogliasco Bene per 14-11: che stagione sarà per la Kally?

L: «L’obiettivo minimo è qualificarsi per le Final Six come gli scorsi anni».

A: «Abbiamo iniziato con due sconfitte, ma adesso ci siamo riprese: quest’anno possiamo fare molto bene».


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